Dopo circa 35 serrande abbassate nel centro, altre chiusure bussano alle porte di Palazzo dei Priori
VITERBO – La delegazione dei commercianti, circa venti persone, che ieri si sono recati a Palazzo dei Priori per parlare con la sindaca Chiara Frontini, non ha solo manifestato animatamente, ma anche parlato con il cuore in mano alla prima cittadina.
Tra loro, c’è chi ha cercato di smuovere la prima cittadina affermando, quasi in lacrime, che presto chiuderà se qualcosa non cambierà. “Sto pensando di chiudere la mia attività, Chiara, non ci sono più persone e non so più cosa fare”, ha affermato una commerciate, faccia a faccia con la prima cittadina.
Le parole, che sono state ovviamente recepite da Chiara Frontini, non sembrano però essere riuscite a smuovere troppo la prima cittadina viterbese, che ha più volte ribadito come la chiusura del centro storico del Natale sia “una cosa che c’è sempre stata e che si verifica in tutte le città che hanno eventi”.
In ogni caso, come poi sottolineato dalla sindaca a tutti i presenti, “i collegamenti per le auto ai parcheggi, come al Sacrario, saranno sempre garantiti”.
Il problema, tuttavia, sembra riguarda alcune zone di Viterbo poco servite dai parcheggi. Gli unici presenti e al servizio del centro sono quelli del Sacrario, di via Diaz e delle Fortezze, giudicati insufficienti dai negozianti.
“Accuse” anche nei confronti degli arredi e delle luminarie posizionate dall’amministrazione per Natale. “Ti sei dimenticata di Piazza San Sisto – hanno accusato delle commercianti di quella zona, tra cui la proprietaria del Red Rose – Le persone entrano, ci passano davanti e non si fermano, perché è tutto concentrato da Piazza del Comune in giù”.
Problemi che sembrano non finire per Viterbo, anche se – come ribadito ancora dalla prima cittadina – “Qui ci sono 20 di voi, ma sono sicura che tanti altri vostri colleghi la pensano come me”. Parole che ovviamente non sono andate giù ai presenti, che si sono però fatti garantire da Frontini un nuovo incontro dove poter esprimere meglio le loro idee e cercare, insieme all’amministrazione, “soluzioni immediate”.