Tar Lazio nega licenza a punto scommesse a Fiumicino (RM): “Alto rischio per sicurezza pubblica”

 

ROMA – “Le autorizzazioni per il rilascio delle licenze per l’apertura di un’agenzia di raccolta di giochi e scommesse sono discrezionali e preventive, mirate a tutelare ordine e sicurezza pubblica”. E’ quanto ha stabilito il Tar Lazio, sezione Prima Ter, che ha respinto il ricorso proposto dalla titolare di un’agenzia con sede a Fiumicino (RM), a causa dei suoi legami familiari con un soggetto indagato per riciclaggio, confermando quanto già precedentemente stabilito dalla Questura. L’uomo, infatti, come riporta Agipronews, è stato destinatario di misure cautelari interdittive e risultava essere titolare della licenza per i medesimi locali presso i quali si sarebbero svolte le condotte sottoposte all’attenzione dell’autorità giudiziaria penale.

La ricorrente, nel presentare ricorso, ha sottolineato il suo impiego nel settore dal 2004, senza essere stata sottoposta ad alcun procedimento, né tantomeno essere stata coinvolta in quelli penali del figlio. Inoltre, si è appellata al principio della contraddittorietà, poiché un’altra Questura aveva rilasciato un’autorizzazione a un suo altro figlio in circostanze simili.

Il Tribunale, nel respingere il ricorso, ha ribadito come la Questura abbia valutato autonomamente i fatti, senza basarsi solo su altri precedenti, in un settore – quale quello delle scommesse sportive – ad alto rischio riciclaggio che richiede particolare affidabilità soggettiva. Inoltre, il fatto che una persona abbia legami familiari con soggetti coinvolti in procedimenti può essere una ragione valida per negare il rilascio della licenza, se si prevede che questi legami possano portare in futuro a infiltrazioni mafiose o ad altre influenze scorrette o illegittime.