Prima conferenza stampa del nuovo Commissario dell’Autorità portuale. Presentate le linee guida per i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta
CIVITAVECCHIA – Un nuovo corso per i porti del Lazio, all’insegna della concretezza, della sostenibilità e dell’ascolto.
È il messaggio che ha voluto lanciare oggi l’ingegner Raffaele Latrofa, Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale e designato Presidente, nel corso della sua prima conferenza stampa ufficiale a Civitavecchia.
“Siamo di fronte a una sfida entusiasmante, che affronto con senso delle istituzioni, spirito di servizio e grande attenzione al territorio”, ha dichiarato Latrofa, tracciando le linee strategiche del suo mandato per i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.
Le cinque priorità del mandato
Cinque gli assi su cui si articolerà l’azione dell’AdSP nei prossimi anni:
- Completamento delle infrastrutture esistenti, a partire dalle opere già finanziate su Civitavecchia e nel nuovo scalo commerciale di Fiumicino.
- Sostenibilità ambientale e transizione energetica, con progetti chiave come il cold ironing, la riconversione dell’area Enel post-carbone e lo sviluppo della darsena Mare Nostrum.
- Attuazione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) del Lazio, per attrarre investimenti e valorizzare le aree retroportuali.
- Potenziamento dell’intermodalità, in particolare delle connessioni ferroviarie dei tre scali.
- Riorganizzazione interna e digitalizzazione, con l’obiettivo di snellire i processi e valorizzare il capitale umano dell’ente.
“L’Autorità deve funzionare bene: regole chiare e tempi certi”
Fin da subito, ha spiegato Latrofa, le azioni si concentreranno sulla semplificazione amministrativa. “Ho avviato una ricognizione sui procedimenti in corso. L’obiettivo è velocizzare le pratiche, eliminare le duplicazioni, garantire efficienza e trasparenza”.
Altro fronte prioritario, l’accelerazione delle opere infrastrutturali: “Molti progetti sono finanziati, ma vanno sbloccati e messi a terra. Proporrò un tavolo permanente con tecnici e RUP per monitorare costantemente lo stato di avanzamento”.
Nuova governance e dialogo con il territorio
Ampio spazio è stato dedicato al rapporto con gli attori locali. “I porti non sono recinti chiusi, ma strumenti pubblici di sviluppo. Ho già avviato interlocuzioni con istituzioni, Capitaneria, operatori economici e forze sociali. Vogliamo un’Autorità che non imponga, ma che coordini e ascolti”.
Non mancheranno interventi sull’organizzazione interna: “Il vero capitale dell’AdSP sono le persone che ci lavorano. Ho voluto incontrarle subito, e avvieremo una ricognizione su competenze e fabbisogni formativi. Servono strutture snelle ma robuste, capaci di affrontare la transizione ecologica, digitale e logistica”.
In programma anche la creazione di una nuova unità dedicata alla progettazione europea e all’innovazione, per intercettare fondi UE, replicare buone pratiche internazionali e rafforzare la presenza dell’AdSP nel contesto mediterraneo.
Tre porti, una visione integrata
Latrofa ha delineato anche una nuova identità per ciascuno dei tre porti del sistema:
- Civitavecchia come porto energetico e crocieristico della Capitale;
- Fiumicino come porta logistica complementare;
- Gaeta come polo commerciale dinamico e integrato.
Un mandato con radici nel territorio
“Ogni opinione, anche critica, è un segnale di attaccamento al territorio. Lo stesso sentimento che mi accompagna in questo nuovo incarico”, ha concluso Latrofa, ribadendo il suo impegno a lavorare “con serietà, coraggio e responsabilità” per restituire al sistema portuale del Tirreno centro-settentrionale il ruolo strategico che merita.
La conferenza si è chiusa con l’annuncio che entro l’autunno sarà resa pubblica una relazione dettagliata sulle opere in corso e le prospettive di sviluppo per ogni scalo. Una prima verifica concreta di un percorso che punta a trasformare visione strategica e ascolto in risultati tangibili.