Roma – Corteo pro-Palestina con scontri e feriti, Casapound: “Noi estranei. Vicenda strumentalizzata”

ROMA –  Corteo a sostegno della Palestina sfociato in una violenta aggressione.

E’ accaduto nella serata di martedì 16 settembre nelle vicinanze di via Giovanni Lanza, al termine del corteo a sostegno della Palestina partito da piazzale Aldo Moro e concluso su largo Corrado Ricci.

Un gruppo di ragazzi, al rientro dalla manifestazione, è stato assalito. Un raid dove sono piovuti colpi a suon di bastoni e caschi. Tutto è avvenuto in pochi minuti, con gli aggressori che si sono poi dileguati. Uno dei partecipanti è stato trasportato in ospedale.

Alcuni manifestanti hanno lanciato delle bottiglie di vetro e petardi contro la vetrata di un locale,  punto di ritrovo della destra, dove erano presenti clienti, minacciati perché non partecipavano al corteo.

Aggressione attribuita, secondo alcuni organi di stampa,  a militanti fascisti, da cui questi ultimi prendono le distanze, come riportato da Casapound: “La verità, come attesteranno i verbali delle forze dell’ordine intervenute e la denuncia contro ignoti presentata dai titolari, è che ad essere colpita è stata un’attività privata individuata come luogo di riferimento di CasaPound. Un gruppo di antifascisti, distaccatosi dal corteo che transitava su via Giovanni Lanza, ha infatti preso di mira un bar, danneggiandone le vetrine e minacciando i gestori, aggredendo clienti e tirando bottiglie e fumogeni nel bar rischiando di causare un incendio. Oggi, però, la narrazione diffusa da certa stampa e da alcune dichiarazioni politiche ribalta completamente i fatti: un’operazione di strumentalizzazione che non possiamo accettare“.

Scurria (FdI): “Aggressioni a Roma, Fratelli d’Italia contro ogni tipo di odio e violenza. La sinistra tace su ciò che conviene loro”.

“Ieri sera a Roma abbiamo assistito a due indicibili aggressioni. Un gruppo di estremisti di sinistra, distaccatosi dal corteo pro-Palestina in transito su via Giovanni Lanza, ha assaltato un bar, danneggiandone le vetrine, minacciando i gestori, aggredendo i clienti e lanciando bottiglie e fumogeni. Un gesto gravissimo, che ha seminato terrore tra cittadini inermi. Parallelamente, si è verificata un’altra aggressione ai danni di alcuni manifestanti filopalestinesi che stavano defluendo dal corteo, episodio su cui la Digos sta tuttora indagando. Quanto accaduto dimostra che in Italia sta crescendo un clima di odio pericoloso, che rischia di alimentare una spirale di violenza. Come Fratelli d’Italia condanniamo ogni forma di violenza, senza ambiguità. La violenza è sempre violenza, non esistono aggressioni più giustificabili di altre, né aggressori di serie A e di serie B. Ciò che inquieta è che alcuni partiti, come il Partito Democratico, scelgano di condannare un solo episodio, rimanendo in silenzio sull’aggressione compiuta dagli estremisti di sinistra. Due pesi e due misure che ormai non stupisce, ma che inquieta profondamente. Noi rispondiamo all’odio con il dialogo, alla violenza con il confronto. Ricordiamo bene gli anni ’70, segnati da sangue e intolleranza ideologica. Proprio per questo, difendiamo con fermezza il diritto di ogni cittadino ad esprimere le proprie idee in libertà, senza paura. L’Italia che vogliamo è quella del rispetto, del confronto e della democrazia. Non cederemo mai alla logica dell’intimidazione e della violenza”.