Meno del 50% degli elettori si sono recati alle urne, una conferma del fatto che le persone sono sempre più lontane dalla politica attuale
Eugenio Giani, esponente del Partito Democratico, è stato riconfermato presidente della Regione Toscana. Sostenuto dalla coalizione di centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, ha superato nettamente lo sfidante del centrodestra Alessandro Tomasi, appoggiato da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati.
Le proiezioni indicano per Giani un consenso intorno al 55%, contro circa il 40% di Tomasi. La terza candidata, Antonella Bundu, sostenuta dalla lista Toscana rossa, si è fermata sotto la soglia del 5%. Lo scrutinio, ancora in corso nel pomeriggio di lunedì 13 ottobre, conferma un margine ormai incolmabile.
L’affluenza è stata bassa, con meno di un elettore su due ai seggi: circa il 48%, in calo di quasi 15 punti rispetto al 2020, quando si votò anche per il referendum sul taglio dei parlamentari.
La Toscana è la quarta regione ad andare al voto quest’anno, dopo Marche, Valle d’Aosta e Calabria. In queste ultime due hanno prevalso i presidenti uscenti di centrodestra, Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia) e Roberto Occhiuto (Forza Italia). In Valle d’Aosta, dove il presidente viene eletto dal Consiglio regionale, il partito più votato è stato l’Union Valdôtaine, che dovrà ora cercare alleanze per formare la nuova giunta.
Il prossimo appuntamento elettorale è fissato per il 23 e 24 novembre, quando Puglia, Veneto e Campania rinnoveranno i rispettivi consigli regionali.