Il ministro dell’Agricoltura cinese Han Jun a sorpresa a Civita di Bagnoregio: tappa fuori Roma della missione FAO (FOTO)

Esclusiva da Civita di Bagnoregio. Il ministro cinese Han Jun in paese, durante la sua visita in Italia per la FAO, affascinato dal luogo e dai salumi

BAGNOREGIO – Ieri pomeriggio Civita di Bagnoregio ha accolto una visita inaspettata e di grande rilievo internazionale: Han Jun, Ministro dell’Agricoltura e degli Affari Rurali della Repubblica Popolare Cinese, ha scelto di trascorrere parte della sua breve permanenza in Italia — appena 48 ore — nella celebre “Città che muore”. Il ministro si trova nel nostro Paese per partecipare alle celebrazioni dell’80º anniversario della FAO, in programma tra ieri e oggi a Roma, ma non ha voluto rinunciare a conoscere da vicino uno dei luoghi simbolo dell’Italia rurale, di cui aveva sentito parlare a lungo dallo staff e dall’ambasciatore cinese in Italia.

Ad accoglierlo, il sindaco Luca Profili, insieme a una delegazione dell’amministrazione comunale e ad alcuni esperti locali di agricoltura, geologia e sviluppo rurale, che hanno illustrato al ministro le peculiarità del territorio. Han Jun è stato accompagnato con un mezzo della Croce Rossa di Bagnoregio e Lubriano, considerate le tempistiche ristrette e la lunghezza del ponte che collega Civita alla “terraferma”.

La visita è stata anche un’occasione per scoprire e degustare i prodotti tipici locali presso Le Botteghe di Leone, una delle attività storiche del borgo. Il titolare, Settimio Crocoli, ha raccontato al ministro la tradizione dei salumi e delle produzioni artigianali e la lunga storia dell’azienda, suscitando grande curiosità. Han Jun ha chiesto informazioni sui processi produttivi, sui costi e sui mercati di riferimento, mostrando interesse concreto per il modello agricolo locale e un’elevata esperienza nel settore di sua competenza. Non è mancato un tocco di leggerezza: il ministro ha infatti acquistato la celebre “Acqua di Civita”, il profumo artigianale ispirato al borgo, simbolo della sua unicità e del legame con la natura.

Accompagnato dall’esperto agronomo Bruno Cirica, dal geologo Luca Costantini e dal sindaco Profili, il ministro ha poi ammirato gli scorci più suggestivi di Civita e la Valle dei Calanchi, esprimendo meraviglia per la bellezza fragile e irripetibile del paesaggio.

L’incontro ha offerto anche uno spunto di dialogo su sviluppo rurale, sostenibilità e turismo agricolo — temi centrali per il Ministero cinese degli Affari Rurali e profondamente legati all’identità della Tuscia, da sempre territorio agricolo e autenticamente rurale. Il sindaco Luca Profili ha evidenziato l’importanza dei rapporti con la Cina, ricordando che “circa 180mila turisti giungono in Italia dalla Cina ogni anno. Ben 30mila fanno tappa a Civita di Bagnoregio. Un segnale importante per il turismo locale, anche perché i turisti cinesi, come numero, sono secondi solo agli stessi italiani qui a Civita.”

Al termine della visita, c’è stato un simbolico scambio di doni tra Han Jun e il sindaco Profili. Una stretta di mano che abbraccia l’intero pianeta, potremmo dire, e che potrebbe presto trasformarsi in un nuovo capitolo di amicizia: non si esclude infatti una futura visita del sindaco Profili in Cina per ricambiare l’ospitalità.

La visita del ministro cinese conferma il crescente interesse della Cina per i modelli di sviluppo rurale e sostenibilità dell’Italia centrale. Ancora una volta, “La Città che muore” ha dimostrato di essere più viva che mai: un faro che illumina la Tuscia e continua a stupire il mondo, conquistando menti e cuori da ogni parte del pianeta.

Civita di Bagnoregio è oggi un simbolo di rinascita e di dialogo tra popoli — un luogo dove culture, idee e sogni giungono per poi ripartire.