Da una parte l’amministrazione ha chiuso una via con un cartello scritto a mano con un pennarello, dall’altra ha coperto una parte di buca con la base di un segnale di divieto
TARQUINIA – Quando anche le buche diventano barzellette.
A Tarquinia, purtroppo, anche il più piccolo dei problemi riesce a trasformarsi in una barzelletta.
L’ultima trovata del Comune, va ammesso, strappa persino un sorriso, ma lascia anche pochi dubbi sulla reale capacità amministrativa della giunta a trazione M5S (coadiuvata, ma ormai solo sulla carta, dal PD).
Tra sabato primo e domenica 2 novembre, in vicolo del Forno e in via dell’Archetto, si sono aperte due grosse voragini nel terreno. La prima, particolarmente ampia, rappresenta un serio pericolo sia per i pedoni che per i veicoli.
Dopo le segnalazioni dei cittadini il Comune, armato di grande inventiva, ha scelto una soluzione a dir poco originale: chiudere vicolo del Forno con un cartello scritto a mano con un pennarello nero e coprire parte della buca di via dell’Archetto utilizzando la base di un segnale di divieto.
“In via dell’Archetto le automobili rischiano di passare sopra la voragine senza rendersi conto del pericolo – raccontano alcuni residenti –. Il rischio è di allargare ulteriormente la buca e veder sprofondare il proprio veicolo. In vicolo del Forno, poi, è anche peggio: senza un’adeguata segnaletica, gli automobilisti imboccano via delle Torri in controsenso, rischiando incidenti”.
Ma Tarquinia, del resto, è sempre più libera: senza regole, senza pianificazione e, ormai, anche senza vergogna. E così i cittadini, loro malgrado, si abituano a vivere alla giornata e a convivere con il pressappochismo di chi dovrebbe garantire sicurezza e decoro.






