Parla il neo presidente dell’Autorità Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale
FIUMICINO – Alla sua prima “uscita” da presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Raffaele Latrofa interviene sul dibattito riguardante il progetto del porto turistico-crocieristico di Isola Sacra, invitando alla prudenza e chiarendo i confini amministrativi dell’iniziativa. Latrofa sottolinea infatti che si tratta di un progetto privato che non ricade nelle aree gestite dall’Autorità: un elemento che, precisa, è fondamentale per comprendere il perimetro entro cui l’ente può esprimersi.
Il presidente aggiunge di non aver ancora avuto modo di esaminare nel dettaglio le carte progettuali e che, proprio per questo, qualsiasi valutazione definitiva sarebbe prematura. Solo dopo un approfondimento tecnico sarà possibile esprimere un giudizio fondato. Pur mantenendo questa cautela, Latrofa non nasconde alcune prime perplessità, legate alla sua formazione da ingegnere idraulico. Se l’opera dovesse procedere, osserva, servirebbero dragaggi di grande entità nella fase iniziale e interventi periodici nel tempo, con un impatto significativo sui costi di costruzione e sulla gestione futura del porto.
Una riflessione a parte riguarda il rapporto con Civitavecchia, tema sul quale Latrofa prende posizione in modo netto. L’eventuale porto di Isola Sacra, spiega, non deve essere immaginato come un concorrente diretto dello scalo crocieristico principale del Lazio. La prospettiva da adottare, secondo il presidente, è quella di un sistema integrato in cui Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta lavorino in maniera complementare per attrarre nuovi traffici, senza innescare competizioni interne che rischierebbero solo di indebolire il territorio.
A sostegno di questa visione, Latrofa cita il lavoro di promozione internazionale già avviato dall’Autorità. Durante un recente vertice ad Amburgo, è stato avviato un dialogo con diverse compagnie di crociere di lusso per inserire Gaeta in itinerari che prevedano un doppio scalo insieme a Civitavecchia. L’obiettivo, conclude, è trasformare nuove infrastrutture e nuove proposte in opportunità aggiuntive per l’intero sistema portuale regionale.

