Santa Marinella – L’ex sindaco Pietro Tidei attacca: «Atto di vigliaccheria politica. Presenterò denuncia»

Nel suo affondo, Tidei chiama in causa anche alcuni ex consiglieri, tra cui Baciu e Befani

A pochi giorni dalla caduta della sua amministrazione, l’ex sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei interviene con una dura dichiarazione contro i consiglieri che hanno firmato l’atto di scioglimento del Consiglio comunale, definendo quanto accaduto «un atto di vigliaccheria politica e personale» e annunciando che al suo rientro in città presenterà «una formale denuncia» per presunte irregolarità.

Secondo Tidei, la sfiducia sarebbe maturata «nel segreto di una stanza», alla presenza di un notaio e – come da lui sottolineato – dell’ex consigliere Quartieri, «attualmente sotto processo per corruzione». L’ormai ex primo cittadino critica il metodo scelto dall’opposizione, accusando i suoi avversari di aver preferito «cornetti e ciambelle» a una mozione di sfiducia discussa pubblicamente in aula.

Nel suo affondo, Tidei chiama in causa anche alcuni ex consiglieri, tra cui Baciu e Befani, ricordando vicende politiche e giudiziarie del passato. Rivendica inoltre il lavoro svolto dalla sua maggioranza, che – sostiene – avrebbe portato avanti «quasi 40 milioni di opere pubbliche», tra nuove scuole, impianti sportivi, rifacimento di strade, fognature e la costruzione della nuova piscina comunale.

Tidei attribuisce la caduta della giunta alla volontà degli oppositori di «fermare il completamento dei progetti» e all’influenza esercitata «su un giovane consigliere» che, afferma, sarebbe stato «sottomesso a chi mirava soltanto ai propri interessi, puntando sulle spiagge cittadine».

«Questa è la più grande mascalzonaggine politica che si possa fare – conclude –. Ora la parola passa alle Autorità inquirenti».