Nell’anno 2000 la signora M.F. acquista due loculi adiacenti al cimitero di Bracciano. Nell’uno seppellisce la madre appena scomparsa, l’altro lo tiene per sé o comunque a disposizione. Il loculo rimane vuoto per anni. Nel 2014 la signora comunica al Comune (prot.27680 del 07/10/2014) la volontà di cederlo e rimane in attesa di ricevere il corrispettivo che le spetta. Nonostante i vari solleciti, non ci sarà alcuna risposta.
Nel corso di una delle visite alla tomba della madre nell’agosto del 2015, la signora si accorge con grande stupore che il loculo in questione è appena stato occupato a sua insaputa da un nome sconosciuto.
Allarmata, si reca immediatamente a chiedere spiegazioni in Comune, dove viene rimpallata da un ufficio all’altro. Chiede dapprima che il loculo sia liberato, ma le rispondono che non è possibile perché è stato rivenduto. Eppure, il contratto
stipulato il 21 marzo del 2000 n.22454 e sottoscritto dal Capo area tecnica Luigi Di Matteo e dal Segretario generale Roberto Signore, stabilisce una concessione di 35 anni, con scadenza quindi nel 2035. La signora chiede allora che le venga restituita la somma che le spetta (all’epoca aveva versato al Comune per ciascun loculo 2.550.000 lire più altre spese connesse). Dopo molte reticenze e porte sbarrate, finalmente le rispondono che le restituiranno 600 euro circa, corrispondenti al valore rimasto. I soldi finalmente arrivano dopo un’altra serie di peregrinazioni agli uffici comunali.
Di là dalla brutta esperienza vissuta, perché il Comune ha ignorato la richiesta di restituzione del loculo nel 2014 senza riconoscerle il dovuto? E perché non informare l’attuale proprietaria di aver provveduto a concederlo a terzi con 15 anni di anticipo dalla sua scadenza?
Consigliamo a chi è proprietario di un loculo in concessione al cimitero di Bracciano di farsi un giretto sul posto, per accertarsi preventivamente che non ci saranno sorprese nel momento fatidico del trapasso di un caro estinto.
Ass.Salviamo Bracciano