ROMA – Evento con tutti i leader del centrodestra, a sostegno della candidatura nel Lazio di Francesco Rocca alle elezioni Regionali. Si vota la prossima settimana, da domenica fino alle 15 di lunedì 13 febbraio.
Sul palco dell’Auditorium Conciliazione si alternano i ‘big’ della coalizione: dopo gli interventi iniziali di Antonio De Poli per l’Udc e del presidente di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, il ministro degli Esteri Antonio Tajani lascia la parola al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi (in videocollegamento). Poi tocca al segretario della Lega, Matteo Salvini e, infine, alla premier e presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Chiude l’intervento di Rocca.
Presenta Pino Insegno, che è stata la voce anche della chiusura della campagna elettorale di FdI delle elezioni politiche del 25 settembre scorso. Arrivando alla manifestazione, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani commenta il caso Donzelli-Delmastro e si smarca: “Noi di FI non abbiamo mai alzato i toni”, riferendosi all’appello lanciato ieri da Meloni alla maggioranza e opposizione. Poi intervendo dal palco dice: “Vorrei vincere e vincere bene per dimostrare che questo governo sta lavorando bene, è un voto di fiducia non solo a Rocca ma a questo governo”.
Una standing ovation ha accolto l’arrivo della premier alla kermesse del centrodestra in corso all’auditorium di Santa Cecilia a sostegno del candidato in Lazio per la Regioni Francesco Rocca.
Meloni ha preso posto in prima fila tra Guido Crosetto e il candidato presidente.
Intervenendo all’incontro il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha sottolineato che “Siamo l’unico Paese al mondo che non guadagna dallo smaltimento dei rifiuti: paghiamo altri stati per farlo.
Mancano i fatti. Vorrei vincere e vincere bene per dimostrare che questo governo sta lavorando bene, è un voto di fiducia non solo a Rocca ma a questo governo, che sta governando bene”.
“Il centro-destra – ha detto nel suo video intervento alla kermesse il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha scelto Francesco Rocca come candidato Presidente e ha deciso di mettere in campo con lui, capitano di grande valore, una squadra molto competente: una squadra che vincerà le prossime elezioni ma soprattutto che vincerà la sfida più bella e più difficile: quella di governare Roma per cinque anni in un modo profondamente diverso dal passato”.
“Il Lazio – ha ricordato – viene da una storia di immobilismo che tutti conoscete. Dai problemi più banali, come la raccolta dei rifiuti, a quelli più complessi, come creare un sistema di infrastrutture e di collegamenti adeguato, i veti incrociati e la non capacità di governo della sinistra ci hanno condotto alla situazione fallimentare di oggi”.
“Noi vinceremo – ha assicurato – ma sappiamo bene che la sfida più difficile verrà dopo. Tenteranno di dividerci, ci attaccheranno su tutto, aspetteranno ogni nostro piccolo errore per cercare di minare l’unità della coalizione. E’ quello che sta succedendo a livello nazionale. Ma non ce la faranno a dividerci. Non ci sono mai riusciti da quando trent’anni fa io ho fondato il centro-destra. Per questo vi dico che noi vinceremo la sfida del governo regionale” e “vinceremo la sfida del governo. Ognuno con le sue idee e con la sua storia che merita rispetto. Forza Italia ci sarà, e sarà decisiva non solo sul piano dei numeri ma anche su quello politico, perché noi siamo i liberali, siamo i cristiani, siamo i garantisti, siamo gli europeisti e siamo gli atlantisti, siamo in Italia i soli rappresentanti del Partito Popolare Europeo, la più grande famiglia politica d’Europa, alternativa alla sinistra”.
Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, aprendo il suo intervento all’incontro elettorale: “A me spiace per chi ha gufato in questi 100 giorni, sperando che la Borsa crollasse, che ci fossero disastri. Ma avviso i giornalisti di sinistra che noi qua stiamo per almeno 5 anni, governando insieme”. Ha poi commentato dopo aver ascoltato Berlusconi: “Spero che Dio mi conceda la metà della forza di Silvio”. Riferendosi poi alla scuola ha auspicato che “Paghino mamme e papà per i danni provocati dai loro figli a scuola, sennò dobbiamo pagare tutti noi”.