CIVITAVECCHIA – Ugl si dice soddisfatta per soluzione dell’annosa vertenza Pas, con la società che rimarrà in house considerata la proroga della convenzione per il triennio 2024-2026.
«La società partecipata dall’Autorità portuale, come abbiamo sempre sostenuto fin dai tempi dell’allora presiedente Di Majo rappresentava e rappresentata un fiore all’occhiello dell’Adsp – hanno spiegato dal sindacato – sia per l’alta professionalità degli operatori che dell’importante ruolo della sicurezza del porto stesso.
Un ringraziamento, quindi, va al presidente Pino Musolino per il forte impegno e determinazione nel ricomporre una vertenza osteggiata da molti anche in maniera strumentale. Siamo convinti che la Pas, rimanendo in mano pubblica con una governance come quella affidata al dottor Renato Calabrese, potrà certamente garantire una crescita e certamente quella imparzialità e trasparenza per molto tempo in passato venuta a mancare».
Ugl, attraverso la segretaria confederale Fabiana Attig e al suo delegato Fabio D’ambrosi «hanno condotto una battaglia partendo, come spesso accade, da una posizione sostanzialmente isolata nella quale non credeva nessuno dei soggetti coinvolti nella vertenza. Il confronto più serrato- hanno aggiunto – è stato, senza dubbio, quello con l’ente proprietario: l’Autorità portuale.
Va dato atto, in particolare, al presidente dell’Autority dell’attenzione posta nei confronti della proposta di valorizzazione della struttura e della governance pubblica nonché del patrimonio di conoscenze ed umano su cui la Pas può contare per programmare e progettare un futuro di assoluta prospettiva». La segretaria Attig guarda già avanti, nella speranza di poter definire presto, insieme a tutti gli attori coinvolti, un serio e robusto piano industriale della società che dia una ulteriore prospettiva di sviluppo della Pas anche in termini occupazionali, garantendo alla società nuove commesse oltre al recupero della efficienza nella gestione. «Il primo passo fondamentale – hanno concluso – è stato tracciato».