CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Italia Viva, scegliendo di appoggiare Paolo Poletti e la sua candidatura civica e di centro, ha indubbiamente scelto un civitavecchiese di grande qualità: Capo di Stato Maggiore al Comando Generale della GdF, già Comandante del Nucleo di polizia tributaria di Roma, Vice direttore dell’Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna e prima ancora interna, oggi professore universitario.
Per IV è una scelta che parte da lontano quando, cinque anni fa, alcuni di noi che ancora erano nel PD avevano sondato la sua disponibilità.
Non sarebbe però bastato se non fosse che il programma del candidato Poletti e quello di IV presentano, fatto singolare ma non troppo, un’identità di approccio traendo entrambi ispirazione, forte e apertamente dichiarata, sia dai 17 obiettivi di sviluppo sociale e sostenibile definiti dall’Organizzazione delle Nazioni unite, fatti propri dal Consiglio e dal Parlamento Europeo, sia da un modello di tutela della salute che riconosce il legame indissolubile tra salute umana, animale ed ecosistema.
Proprio nello sviluppo sostenibile, nel sociale e nella salute dell’uomo in connessione con l’ambiente, in questo forte legame con l’Europa che vogliamo, ci è sembrato di individuare i cardini di una azione amministrativa che è caratterizzata – e lo riconoscono tutti – dalla transizione ecologica del dopo Enel che investe Civitavecchia come un terremoto e che ha bisogno di idee, di iniziative nuove, di alte capacità professionali e soprattutto di concretezza.
Non di “immagine”, non di “chiacchiere sui social”.
Sono queste, in sintesi, le principali ragioni del perché Poletti.
Non altre.
E proprio Poletti, ancora a pochissima distanza dalle elezioni, è l’unica certezza.
A destra assistiamo alla pantomima di gruppi e gruppetti che sono solo presunti serbatoi di voti stanchi: dopo aver governato a turno (sette rimpasti) negli ultimi cinque anni, si rifugiano a Roma per trovare un candidato che sarà sicuramente osteggiato dai “delusi” e finirà – c’è proprio da aspettarselo – in una figura tanto grigia e tanto debole “al di là del far bene o far male”.
Pessima fine.
Da sinistra, fallito il campo largo per il “Gran rifiuto dei cinquestelle”, il PD si erge a guida di un “centro-sinistra-senza-centro”, pretendendo però di fare la conta dei globuli rossi a Italia Viva che ha semplicemente e liberamente scelto un’altra strana: quella della costruzione di una Casa comune dei cittadini onesti (e stufi).
Con Poletti, la nostra proposta è rivolta a quelli “di destra” che non si trovano a proprio agio con Salvini e Meloni quando si parla di scuola, integrazione, diritti e a quelli “di sinistra” a cui viene ancora una volta negata la possibilità di un ricambio generazionale, di un rinnovamento di donne e di uomini (sempre gli stessi) e di idee (sempre le stesse). Insomma la solita minestra.
L’auspicio è che le polemiche da destra e da sinistra finiscano presto, perché (e dovrebbe valere per tutti visto che lo diceva Walt Disney) :“L’unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di Parlare e Agire”.
Per il bene comune. Per Civitavecchia.
Italia Viva Civitavecchia