Viterbo – Sanità, nel “Comitato dei Sindaci” si rafforza l’asse Pd, Forza Italia e Lega

VITERBO – La recente elezione per il Comitato di rappresentanza dei sindaci dell’Asl di Viterbo ha portato con sé una serie di sorprese e dinamiche politiche inaspettate, riflettendo la complessa fase politica che le forze di centrodestra stanno attraversando.

Fratelli d’Italia ha corso in solitaria, mentre Forza Italia e Lega hanno presentato una lista comune (sostenuta anche dal Pd sottobanco). Tuttavia, è stato il Partito Democratico (PD) a emergere come la forza dominante, e in un colpo di scena, ha anche fornito un supporto cruciale a Forza Italia.

Il Comitato di rappresentanza dei sindaci della Asl è un organo costituito con l’obiettivo di facilitare e coordinare la collaborazione tra i sindaci dei comuni della provincia di Viterbo e l’Asl. È composto da cinque membri, con uno spetto di diritto al sindaco di Viterbo, Chiara Frontini. Le elezioni recenti avevano lo scopo di determinare i restanti quattro componenti. Le liste in competizione erano tre: Partito Democratico, Fratelli d’Italia e la lista congiunta Forza Italia-Lega.

Il PD ha ottenuto il maggior numero di seggi, con il 42% dei voti, eleggendo Alessandra Terrosi, sindaca di Acquapendente, e Francesco Sposetti, sindaco di Tarquinia. Entrambi i sindaci eletti dal PD sono legati a comuni che ospitano ospedali, sottolineando l’importanza delle politiche sanitarie nelle loro comunità.

Forza Italia, con il 20% dei voti, è riuscita a eleggere Andrea Di Sorte, sindaco di Bolsena. La sua elezione è stata inaspettatamente facilitata dai voti del PD, che lo hanno sostenuto nella seconda chiamata. Questo supporto è stato determinante, poiché durante la prima chiamata due sindaci del PD (Nocchi e Borgna) non avevano partecipato al voto. Infine, 12 sindaci hanno votato per la lista di Fratelli d’Italia, eleggendo Roberto Camilli, sindaco di Soriano nel Cimino.

L’elezione ha rivelato nuove e sorprendenti dinamiche politiche. L’aiuto del PD a Forza Italia potrebbe essere visto come un tentativo strategico di stabilire nuove alleanze o di mantenere una certa influenza all’interno del Comitato ma in realtà certifica l’asse granitico messo in piedi da Romoli in provincia assoldato e asservito politicamente ormai da tempo dalla sinistra abituata a governare senza vincere le elezioni.

La collaborazione tra PD e FI nelle elezioni del Comitato dei Sindaci per l’Asl potrebbe rappresentare un segnale di cambiamento nelle alleanze politiche locali anche per la Lega ormai rappresentata da personaggi che stanno minando gli sforzi del loro leader nazionale Matteo Salvini.