Intanto Mencarini, dopo il nostro articolo, costretto alle dimissioni (accettate con riserva voto per il bilancio) dal vescovo di Civitavecchia S.E. monsignor Luigi Marucci
TARQUINIA – Ieri mattina, lunedì prefestivo con scuole chiuse e gente in fuga dalle città, Gianni Moscherini ha presentato il suo programma elettorale in vista delle elezioni amministrative dell’11 giugno prossimo. Boom di presenze e grande attenzione alle slide (immagini) che di volta in volta scorrevano in grande evidenza. ‘‘Accendi il motore, fai ripartire Tarquinia’’, questo lo slogan principale che il candidato Sindaco Gianni Moscherini ha voluto dare ai progetti in cantiere per Tarquinia. (scarica programma)
Un programma che ha cercato di coprire, a 360 gradi, l’intero territorio della Capitale dell’Etruria composto da 27 mila ettari di superficie.
Due le direttrici principali: dar vita ad un cantiere della nuova politica e ricostruire Tarquinia come capitale dell’Etruria.
«Quando si deve rifondare un comune così male amministrato non si deve pensare alle logiche dei partiti ma ai bisogni della gente. – spiega Moscherini – C’è necessità di persone che abbiano voglia di impegnarsi per la città. Per questo la mia candidatura nasce per rispondere alle esigenze del tessuto sociale locale. Il mio compito sarà quello di rigenerare la voglia di fare politica partendo dal basso».
Tarquinia per Moscherini deve diventare una smart city, un luogo dove far convivere bellezza antica e moderna.
«Per far questo bisogna ripensare il territorio. La Litoranea che dovrà essere allargata e dotata di una pista ciclo-pedonale, è la naturale linea di demarcazione tra la città storica ed il territorio costiero lungo ben 21 chilometri. Il mio compito sarà quello di dotare le due parti di strutture idonee per far sì che arrivare a Tarquinia, parcheggiare, visitare, acquistare, diventi un piacere quotidiano e non un disagio». Tante le linee programmatiche toccate a partire dalla gestione dei rifiuti. «Realizzeremo lo smaltimento dei solidi urbani con un sistema senza combustione ed emissioni, sfruttando una tecnologia di trattamento a freddo che separi i rifiuti attraverso acqua a ciclo chiuso».
«La città di Tarquinia sarà partner regionale attivo per l’eliminazione delle discariche e spingeremo per la riconversione ad energie rinnovabili delle centrali elettriche».
«La Roccaccia e la Farnesiana – aggiunge Moscherini – diventeranno comprensorio naturalistico, creeremo un parco archeologico con un nuovo sistema di musealizzazione.
Al vecchio oleificio costruiremo un auditorium, una cittadella della musica e della danza. Se Tarquinia vuole crescere e sfruttare il turismo crocieristico deve essere in grado di avere idonei spazi».
Per quanto riguarda le Saline sarà potenziato un parco marino naturalistico, un centro termale di talasso terapia, produzione di sale biologico e tanto altro ancora.
La Cartiera, oggi una vera discarica, dovrà diventare un centro di arti e mestieri.
Eppoi sul sociale. «Costruiremo case popolari di proprietà comunale e creeremo uno sportello sempre aperto, anche nei giorni festivi, dove chi ha difficoltà troverà qualcuno pronto ad ascoltarla ed aiutarlo fin dove possibile».
Un residence per anziani ed ad una colonia marina per i diversamente abili.
Ripensare l’urbanizzazione di San Giorgio e Sant’Agostino.
Realizzare due porti turistici uno attrezzato per ricevere una nave da crociera.
«E’ necessario costruire un nuovo ospedale di sistema con un polo oncologico internazionale e riqualificare il vecchio rendendolo un pronto soccorso d’eccellenza da realizzare in sinergia con Civitavecchia. Da Grosseto e Roma non c’è un ospedale degno di questo nome».
Delocalizzare tutte le strutture in località Voltone. Grande attenzione per il Lido. «Beach village e villaggio bungalow per sportivi da una parte ed un porto turistico con attracco per nave da crociera e oceanario dall’altra». «Dietro ogni problema c’è un’opportunità, noi siamo pronti», chiude Moscherini.
Ecco le slide presentate in conferenza stampa
Intanto Pietro Mencarini, a seguito del nostro articolo sulle sue presunte incompatibilità ha provveduto a dimettersi dai due incarichi che aveva in Diocesi, in attesa che faccia il trust per quanto riguarda la sua attività di fornitore e di quasi monopolio del gas “propano” sul territorio cittadino. In una nota ha fatto sapere che:
‘’A seguito di alcune notizie apparse sulla stampa locale, il comitato elettorale ”Pietro Mencarini Sindaco” porta a conoscenza che il candidato sindaco Pietro Mencarini, ha rimesso il mandato di presidente del consiglio di amministrazione dell’istituto diocesano sostentamento clero e di membro del consiglio diocesano affari economici, ritenendo incompatibili tali incarichi con la scelta di un impegno diretto nell’amministrazione comunale. Pietro Mencarini, su richiesta del Vescovo, ha accettato di prolungare provvisoriamente il proprio mandato fino all’approvazione del bilancio 2016 di tali enti, prevista per il mese di aprile.’’
Ma è solo l’inizio.