Quattro tragedie in tre giorni, due morti sul lavoro nella Tuscia e due vittime investite dai treni tra Santa Marinella e Cerveteri

CERVETERI – L’alto Lazio piange quattro vittime nell’arco di tre giorni.

Quella che sta per concludersi è stata una settimana nera, turbata da una serie di eventi tragici in rapida successione.

Mercoledì 16 ottobre, in provincia di Viterbo, si sono verificati due incidenti sul lavoro che hanno portato ad altrettante vittime.

Il primo si è verificato a Grotte di Castro dove Domenico Capacci, 51enne, è stato schiacciato da un carico pesante di pannelli e ha perso la vita. Poco più tardi a Vasanello un agricoltore di 86 anni, Antonio Purchiaroni, è stato ritrovato senza vita a pochi metri dal trattore con su stava lavorando i propri campi. In entrambi i casi il rapido intervento dei sanitari e delle forze dell’ordine è risultato inutile.

A cavallo tra il 16 ottobre, nelle giornate di martedì 15 e giovedì 17, le città di Santa Marinella e Cerveteri sono state turbate dalla morte di una 16enne e di un 40enne, entrambi investiti dai treni in corsa. Secondo le prime ricostruzioni la ragazza, ospite di una casa famiglia, si sarebbe gettata sui binari della tratta Civitavecchia – Ladispoli all’altezza di Santa Severa e sarebbe morta sul colpo. Nel caso di ieri, invece, un uomo è stato investito da un Frecciabianca a pochi metri dalla stazione di Marina di Cerveteri. Le forze dell’ordine stanno lavorando su entrambi i casi per provare a ricostruire le dinamiche esatte.

Quattro morti in tre giorni, dunque. Con dinamiche in certi casi simili e che riportano in luce le solite problematiche della sicurezza sui luoghi di lavoro e nelle stazioni.