Tombini occlusi dal catrame, dossi pericolosi e buche imperversano dopo le asfaltature (e senza segnali di pericolo)
VITERBO – Tra i 13,8 km di asfaltature delle quali la sindaca Chiara Frontini si vanta c’è anche via della Palazzina, una delle ultime ad aver visto “il tocco” da parte degli addetti ai lavori che, tuttavia, non sembrano aver concluso nel migliore dei modi il loro compito.
Tombini “piombati” con il catrame, buche, pericolosissimi dossi e altre problematiche sono state lasciate su via della Palazzina, dove quotidianamente migliaia di auto, ma anche scooter e motorino si riversano.
Il primo problema evidente è quello dei tombini occlusi dal catrame, un lavoro che lascia decisamente a desiderare – anche se fosse temporaneo e in attesa di ultimazione – soprattutto a causa dei sempre più frequenti nubifragi che si registrano nel Viterbese. La pioggia delle ultime ore ha infatti provocato allagamenti in ogni zona e “scherzare su questi problemi” – come evidenzia un residente della zona – “non è davvero opportuno”.
Altra problematica, evidenziata anche dai commercianti presenti sulla via, è quella dei dossi e dei punti dove i tombini sono rimasti abbondantemente fuori dall’asfalto. Dei veri e propri gradini, alti vari centimetri, che potrebbero causare pericolosi incidenti. “Non si rendono conto che questi dossi, chiamiamoli così, sono una trappola per motorini e scooter – dichiara un commerciante di via della Palazzina – non sono nemmeno segnalati e con la pioggia di questi giorni il rischio è ancora più alto”.
Viene da chiedersi se qualcuno stia effettivamente supervisionando i tanto acclamati lavori della giunta Frontini in ambito asfaltature. La mancanza di segnali, infatti, è il pericolo più evidente. Di chi sarebbe la responsabilità in caso di incidenti in queste pericolo condizioni? Questa è una delle domande più gettonate tra gli automobilisti, che poche centinaia di metri più avanti salutano il manifesto di Chiara Frontini dedicato proprio alle asfaltature.
“Se le asfaltature devono essere fatte così – aggiunge un residente della zona – magari era meglio lasciare tutto com’era e risparmiare tanti soldi. Così hanno solo aumentato buche e problemi. Ma chi li controlla?”