CIVITAVECCHIA – A Civitavecchia si sta procedendo con una difficile valutazione dei danni provocati dalle piogge torrenziali che hanno colpito la città venerdì scorso. L’intensità del nubifragio, una vera e propria “bomba d’acqua” abbattutasi in poche ore, ha causato danni significativi alle infrastrutture e ai servizi pubblici.
La giunta comunale ha avanzato la richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, stimando preliminarmente i danni per circa 2 milioni di euro. Per gli interventi urgenti, indispensabili per la sicurezza, il Comune ha stanziato inizialmente 200.000 euro dal fondo di riserva.
Gli effetti del maltempo sono visibili ovunque. Diverse arterie principali, come via Terme di Traiano e via Aurelia, sono state ostruite da detriti e arbusti, bloccando la circolazione per ore. L’asfalto è stato danneggiato in più punti, tra cui la rotatoria tra viale Matteotti e via Rodi, via dei Tigli, via Novello, via dei Gerani, via Tarquinia, via Lepanto, via Benci e Gatti, viale Baccelli e via Don Mandolini. Si segnalano inoltre danni a diversi muri di recinzione su viale Lazio e criticità nei canali di guardia lungo via del Casaletto Rosso, via dei Ligustri e via Mercuri.
Infiltrazioni d’acqua si sono verificate in numerose scuole, tra cui Calamatta, Don Milani, Flavioni, scuola in via XVI Settembre, scuola Cialdi, De Curtis, Posata e Don Papacchini, causando la chiusura temporanea di palestre e locali usati per attività didattiche e sportive. Anche edifici comunali, come la sede centrale e la biblioteca, hanno subito danni dall’acqua. Il sistema di depurazione gestito da Acea è stato messo a dura prova dall’esondazione del fosso di Fiumaretta, che ha allagato sottopassi e strade vicine. Un’altra esondazione, quella del fosso di Malpasso, ha distrutto marciapiedi e reso inaccessibili alcuni percorsi pedonali. La rete fognaria ha subito gravi sovraccarichi in varie zone della città, causando estesi allagamenti, specialmente in via delle Azalee, via dei Poggi, via Guastatori del Genio e via De Gasperi.
Con la richiesta ufficiale dello stato di calamità alla Regione Lazio, il Comune spera ora di ottenere fondi e sostegno straordinario per il ripristino delle aree colpite.