Viterbo – Misteri irrisolti nel centro storico: “Piazza della Trinità è un parcheggio oppure no?”

Cittadini e residenti, con l’arrivo delle festività e la mancanza cronica di parcheggi, tornano a chiedere lumi all’amministrazione sui “misteri” di Piazza della Trinità

VITERBO – Piazza della Trinità o “Parcheggio della Trinità”? Questo è il dilemma. Una domanda che attanaglia da tempo gli abitanti della Città dei papi e anche i visitatori che giungono in visita alla città, soprattutto durante i festeggiamenti natalizi.

Un problema vero e proprio, secondo alcuni, poiché dai tempi della riqualificazione dell’area, la sosta è stata vietata su tutta la piazza. Una scelta dell’amministrazione, giusta o sbagliata che sia, per permettere a famiglie e ragazzi di riappropriarsi di uno spazio che era stato ritenuto importante per la comunità. Quando questo era stato deciso correva l’agosto 2023, un impegno portato avanti in primis della sindaca Chiara Frontini, che insieme agli assessori deputati all’opera di riqualifica aveva incontrato anche i cittadini dal vivo per spiegare la “trasformazione”.

All’atto pratico, tuttavia, così non è stato e Piazza della Trinità è, de facto, stata ri-tramutata in un parcheggio perpetuo e i tanti segnali di divieto di sosta sono giornalmente “voltati di spalle” dai primi ad arrivare.

“Sono stati spesi tanti soldi pubblici per riqualificare la piazza con l’intento di ridare dignità all’omonima Chiesa che senza quell’orribile ammasso di lamiere godrebbe certamente di una migliore visibilità – fa sapere un commerciante del centro – Sono le contraddizioni dei nostri amministratori che non hanno mai avuto il coraggio di fare delle scelte che vanno contro chi vuole arrivare con la propria auto anche dentro una Chiesa. Rassegnatevi, questa città non crescerà mai”.

Il fatto di “chiudere un occhio”, è in effetti una delle costanti che secondo molti cittadini del centro storico caratterizzerebbe questa amministrazione (e non solo). Una sorta di tacito accordo che, tuttavia, cozzerebbe malamente contro i richiami al decoro e all’ordine che la giunta professa quasi quotidianamente per trasformare Viterbo nella cosiddetta “Città possibile”.

Sopra, la piazza i tempi dei lavori, quando sono stati abbattuti dei grandi tigli in nome della “riqualificazione”. Per molti un vero e proprio “sfregio” nel cuore della città.