ORISTANO | (La Nuova Sardegna) – Si torna a parlare di depositi nazionali per lo stoccaggio delle scorie nucleari e in Sardegna ritorna a crescere l’allarme. La consigliera comunale di Coraggio e libertà, Anna Maria Uras, ha presentato sull’argomento una mozione che impegna il sindaco e la giunta a convocare «con urgenza i rappresentanti di tutti gli enti locali territoriali dell’oristanese insieme al presidente della Regione, Francesco Pigliaru per decidere, in assemblea consiliare cittadina, quale posizione assumere in merito alle imminenti scelte del Governo, al fine di elaborare ogni opportuna determinazione e strategia che scongiuri la costruzione di un deposito di scorie nucleari nel nostro territorio». Anna Maria Uras chiede inoltre che sindaco e giunta «siano parte attiva nel sollecitare ed attuare ogni opportuna attività politica ed istituzionale, per garantire la massima tutela degli interessi, sanitari ed economici del territorio e della intera collettività» che facciano in modo che «venga posto in essere tutto quanto necessario e strategico per l’ottenimento di garanzie e massima tutela e salvaguardia degli interessi collettivi globalmente intesi».
La consigliera d’opposizione prende spunto dalla notizia secondo cui si stanno definendo «le procedure per la localizzazione e l’imminente costruzione di un deposito unico nazionale che accolga i rifiuti radioattivi prodotti su tutto il territorio statale ed oltre». La Uras ricorda che «la procedura di valutazione ambientale strategica prevista dalle direttive europee prevede la consultazione pubblica appena aperta dai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, con l’obiettivo di delineare la strategia di gestione attuale e futura dei rifiuti radioattivi». Entro il 13 settembre enti, associazioni, organizzazione e qualunque cittadino possono esprimersi e commentare il programma per dare suggerimenti. «In una recente audizione alla commissione bicamerale parlamentare sui rifiuti e le ecomafie, il ministro Calenda ha annunciato che, a conclusione della consultazione pubblica, il programma per il deposito sarà completato entro l’anno ed in quel momento verrà anche resa pubblica la mappa delle aree territoriali individuate come idonee ad accogliere le scorie nucleari».