Bucarest – George Simion trionfa al primo turno delle presidenziali in Romania: i risultati completi

BUCAREST – Il 4 maggio 2025, la Romania ha vissuto un momento politico cruciale con il primo turno delle elezioni presidenziali, segnato dal netto successo del candidato ultranazionalista George Simion, leader del partito AUR (Alleanza per l’Unione dei Romeni).

Simion ha ottenuto il 40,96% dei voti, distanziando significativamente gli altri candidati e qualificandosi per il ballottaggio del 18 maggio contro il sindaco di Bucarest, Nicușor Dan, che ha raccolto il 20,99% delle preferenze.

Risultati ufficiali del primo turno

Ecco le percentuali ottenute dai principali candidati:

  • George Simion (AUR): 40,96% (3.862.404 voti)
  • Nicușor Dan (Indipendente): 20,99% (1.979.711 voti)
  • Crin Antonescu (Indipendente): 20,07% (1.892.925 voti)
  • Victor Ponta (PRO): 13,05% (1.230.143 voti)
  • Elena Lasconi (USR): 2,68% (252.708 voti)
  • Marcela Șandru (PUSL): 0,64% (60.679 voti)
  • Petru Funeriu (Indipendente): 0,53% (49.602 voti)
  • Cristian Terheș (PNCR): 0,39% (36.412 voti)
  • Sebastian Popescu (PNR): 0,28% (25.984 voti)
  • John Ion Banu (Indipendente): 0,23% (22.012 voti)
  • Silvio Prediou (LAN): 0,18% (17.164 voti)

La partecipazione elettorale è stata del 52,37%, con oltre 9,4 milioni di voti validi espressi.

Un successo che scuote l’establishment

Il risultato di Simion rappresenta un terremoto politico per la Romania. La sua campagna, incentrata su nazionalismo, euroscetticismo e critica all’establishment, ha fatto breccia in un elettorato disilluso dalle forze tradizionali. Simion ha promesso di restituire dignità e sovranità al paese, opponendosi agli aiuti militari all’Ucraina e proponendo la reintegrazione di Călin Georgescu, escluso dalla corsa per presunte interferenze russe nelle elezioni precedenti.

Prospettive per il ballottaggio

Il 18 maggio, Simion affronterà Nicușor Dan, candidato indipendente sostenuto da una coalizione di forze centriste e pro-europee. Il ballottaggio sarà decisivo per determinare l’orientamento futuro della Romania, sia a livello interno che nelle relazioni con l’Unione Europea e la NATO.

La sfida si preannuncia intensa, con Simion che cercherà di consolidare il suo consenso tra gli elettori nazionalisti e Dan che tenterà di unire le forze moderate per contrastare l’ascesa dell’estrema destra.

Il risultato finale avrà implicazioni significative non solo per la Romania, ma anche per l’equilibrio politico dell’Europa orientale.