FABRICA DI ROMA – Emergono nuovi dettagli sulla tragedia avvenuta nella notte tra sabato e domenica a Fabrica di Roma, dove ha perso la vita Crisan Valentin Ionut, 35 anni, al culmine di una lite con il cognato. Dumitriel Daniel Ene, 30 anni, è stato arrestato in flagranza di reato e interrogato poche ore dopo l’accaduto. Davanti agli inquirenti ha ammesso il coinvolgimento nella colluttazione. “Abbiamo litigato e ci siamo presi a pugni”, ha dichiarato.
Ene ha confermato di aver colpito e di essere stato colpito, ma non ha fornito spiegazioni chiare sulle cause scatenanti della lite. Resta da chiarire se il colpo alla testa sferrato con una bottiglia (come ipotizzato) sia stato determinante per la morte o se a contribuire possa essere stato un malore durante lo scontro. Sarà l’esame autoptico a fare piena luce sulle cause del decesso.
L’indagato era sottoposto alla misura del braccialetto elettronico per reati legati a stalking e atti persecutori nei confronti della compagna, sorella della vittima. Nonostante la misura, i due avevano ripreso la convivenza e vivevano insieme al figlio di nove mesi.
I Carabinieri continuano le indagini per ricostruire con precisione la dinamica e il contesto in cui è maturata la tragedia. L’intera comunità di Fabrica di Roma resta scossa da quanto accaduto nel cuore del paese, in via Roma, sotto gli occhi attoniti di alcuni passanti.
Fabrica di Roma – Lite finisce in tragedia, uomo ucciso a bottigliate in pieno centro storico (FOTO)