Viterbo – Operata di tumore all’utero: “Io accompagnata con umanità dal reparto ginecologia dell’Ospedale Santa Rosa”

La storia che Patrizia ha voluto condividere con le altre donne per ringraziare il primario Giorgio Nicolanti

VITERBO – Adenocarcinoma dell’endometrio, meglio conosciuto come tumore all’utero. Questa la diagnosi per Patrizia, sessantaseienne viterbese che si è improvvisamente ritrovata ad affrontare da sola un percorso oncologico. Momenti di preoccupazione e smarrimento che sono stati alleviati dalla competenza e umanità trovate all’ospedale Santa Rosa di Viterbo.

“Dopo la diagnosi sono inevitabilmente entrata nel tunnel delle visite, che a primo acchito sono state di tipo privato come quasi sempre succede. Nell’emergenza ti rivolgi al medico privato. Una prima visita ginecologica che mi ha subito indirizzato verso una isterectomia presso l’ospedale Santa Rosa.  Confermata la gravità della situazione vado subito in lista di attesa. Chiamata per l’intervento entro 4 mesi dai 6 mesi previsti”.

Una volta fissata la data per Patrizia. è il momento delle perplessità: “Ero pervasa dall’indecisione se operarmi a Belcolle o scegliere un altro nosocomio. Riflettendo mi sono ricordata che ad Ostetricia e Ginecologia il primario era (ed è n.d.r.) il dottor Giorgio Nicolanti (nella foto), che avevo avuto modo di conoscere in altri contesti: una persona garbata, corretta, ottimo professionista e che mi aveva subito ispirato fiducia e anche simpatia, così mi sono  affidata al suo reparto e al suo staff medico, e non mi sono pentita“.

Patrizia viene operata il 26 novembre 2024, un intervento importante, con asportazione di utero e tutti gli annessi uterini (annessectomia bilaterale).

Ma ancora oggi, a distanza di nove mesi, sentiva la voglia di condividere la sua positiva esperienza e ringraziare chi l’ha salvata con umanità, merce rara di questi tempi.

“Un reparto che funziona benissimo sotto la guida del dottor Nicolanti, circondato da medici altrettanto bravi, competenti e umani (e non è poco). Un discorso a parte va fatto per il personale infermieristico. Una gentilezza, una cura verso la paziente, sono stata accolta, seguita e curata, più di quello che spettava loro, tenendo conto anche dei turni lunghissimi che arrivano a 12 ore.  Sono rimasta veramente stupita, dalla gentilezza e sensibilità di tutte le infermiere e della caposala. Sono stata accompagnata con umanità, in tutto il percorso, dal post operatorio, alle terapie fatte a Terni“.

A Terni Patrizia deve proseguire con la brachiterapia, terapia salvavita e essenziale per questo tipo di tumori che non è presente nell’ospedale viterbese.

“Sarebbe opportuno e anche urgente provvedere a portarla anche anche al Santa Rosa ed evitare così il pellegrinaggio anche fuori regione con tutti i disagi e le spese che comporta”.

Aggiunge ormai in mani sicure.

A quasi un anno dall’intervento ora sto bene, sono seguita da tutto lo staff del reparto del dottor Nicolanti e del reparto di Radioterapia. Mi stanno sostenendo lungo tutto il percorso, mi organizzano gli appuntamenti, le visite e i controlli, che spero alla fine dei due anni di terminare positivamente, e per questo voglio ringraziarli tutti per come sono stata assistita e per l’umanità che ho trovato, con un ringraziamento particolare al dottore Giorgio Nicolanti primario e direttore del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santa Rosa“.