Occasione sprecata per il capoluogo che ora deve “imparare” dagli altri comuni limitrofi
VITERBO – Nonostante sia il capoluogo di provincia, Viterbo si piazza in fondo alla classifica dei contributi del Ministero della Cultura per le rievocazioni storiche, ricevendo appena 7.160 euro, pari a 61 punti. Un importo decisamente inferiore rispetto a Orte, che guida la graduatoria con 16.716 euro (90 punti), e Soriano nel Cimino con 15.044 euro (81 punti).
Il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, ha espresso soddisfazione per l’assegnazione complessiva di quasi 90.000 euro a nove Comuni della Tuscia, sottolineando l’importanza di queste iniziative come strumenti di valorizzazione culturale e turistica e custodi dell’identità locale.
Tuttavia, per molti cittadini e operatori culturali, il dato del capoluogo sorprende: Viterbo, cuore della storia e delle tradizioni della provincia, riceve meno dei piccoli centri. “Peccato che, a giudicare dai punteggi assegnati, sembra che Viterbo debba imparare dagli altri Comuni come si valorizzano le rievocazioni storiche”, commentano alcune voci locali.
Gli altri Comuni finanziati sono Bassano Romano (4.950 €), Nepi (12.815 €), Vetralla (2.900 €), Bomarzo (7.500 €), Civita Castellana (11.329 €) e Vignanello (11.300 €), tutti con punteggi tra 61 e 73.
Rotelli ha sottolineato che i contributi non rappresentano solo un riconoscimento formale, ma un investimento nella memoria collettiva e nella partecipazione civica, ringraziando il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, per il sostegno alle iniziative culturali locali.
Resta ora da capire se nei prossimi bandi il capoluogo riuscirà a ritagliarsi un ruolo più centrale, coerente con la sua storia e la sua importanza nel panorama culturale della Tuscia.