Tuscia – Poste Italiane taglia 25 zone di recapito: 16 solo a Viterbo. Sindacati in rivolta

Problemi in arrivo per i centri di Viterbo, Ronciglione, Civita Castellana e Montefiascone

VITERBO – Venti di tempesta sulla rete di recapito postale della Tuscia. Poste Italiane ha annunciato il taglio di 25 zone di distribuzione, di cui 16 soltanto nel comune di Viterbo, in seguito alla riorganizzazione dei centri di smistamento di Viterbo, Ronciglione, Civita Castellana e Montefiascone.

La decisione, illustrata dall’azienda in un incontro del 2 ottobre, scatena l’allarme dei sindacati. “Le ricadute sui lavoratori saranno pesanti e insostenibili – denunciano il segretario regionale Slc Cgil Stefano Cardinali, il segretario generale regionale Uil Poste Stefano Angelini e il segretario provinciale Uil Poste Marco Borgognoni –. I portalettere sono sotto assedio, costretti a sopportare carichi di lavoro insostenibili e a pagare sulla propria pelle le scelte aziendali”.

Oltre ai tagli, i sindacati puntano il dito contro una situazione già oggi critica: mancanza di dispositivi di protezione individuale, mezzi, palmari, stampanti, parcheggi per i dipendenti e spazi adeguati per lo smistamento dei pacchi. “Prima di ulteriori interventi – sottolineano – è indispensabile risolvere queste carenze strutturali”.

L’allarme riguarda anche i cittadini: con la riduzione delle zone, avvertono Cgil e Uil, molti territori rischiano di restare scoperti, con un servizio di recapito postale sempre più fragile e inefficiente.

A differenza delle altre quattro sigle sindacali, Slc Cgil e Uil Poste hanno scelto di non firmare alcun accordo: “Diciamo no a un progetto che penalizza lavoratori e comunità locali”.