Grosseto – Sub ritrovato senza vita a 60 metri di profondità

Tragico epilogo dopo la scomparsa di Marco Danti, medico anestesista disperso dall’11 ottobre

GROSSETO – Si è conclusa nel modo più drammatico la ricerca di Marco Danti, il sub di 32 anni disperso nella mattinata di sabato 11 ottobre durante un’immersione nella zona delle Isole Formiche, al largo della Maremma grossetana.

Il corpo del giovane è stato individuato e recuperato dopo ore di ricerche in mare da parte dei vigili del fuoco e della guardia costiera, che hanno lavorato senza sosta fin dalle prime segnalazioni di emergenza.

Marco Danti, originario di Lerici (La Spezia), era medico anestesista presso l’ospedale della sua città e socio dell’associazione Lerici Sub. Sub esperto e appassionato del mare, si era immerso insieme a un gruppo di amici in uno dei tratti più suggestivi e frequentati del Tirreno, noti per i fondali spettacolari e la ricca fauna marina.

Al termine dell’immersione, però, non è più riemerso. L’allarme è stato lanciato immediatamente e la Capitaneria di porto di Porto Santo Stefano ha coordinato i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco partiti da Livorno con l’elicottero Drago 63, oltre a una squadra di soccorritori acquatici a bordo di un gommone. Le operazioni si sono protratte per l’intera giornata, fino al tragico ritrovamento grazie all’impiego di un sistema di rilevamento subacqueo della guardia costiera.

Le Isole Formiche di Grosseto sono una meta amata dai subacquei di tutta Italia per la loro bellezza naturale, ma anche un’area che nel tempo ha conosciuto altri incidenti mortali.
Nel 2014 tre sub persero la vita a causa del monossido di carbonio nelle bombole, mentre nel 2020 un altro subacqueo morì dopo aver accusato un malore durante un’immersione.

Un nuovo dramma, dunque, in un tratto di mare che unisce fascino e pericolo, e che questa volta ha spezzato la vita di un giovane medico e appassionato del profondo blu.