Il consigliere di opposizione è stato l’unico a rimanere in aula al momento della votazione, il resto dell’opposizione (PD compreso) ha invece scelto di andarsene
VITERBO – La maggioranza di Chiara Frontini non aveva i numeri per approvare il bilancio consolidato. Ma a salvarla, ancora una volta, è arrivato Elpidio Micci di Forza Italia.
Il consigliere azzurro, infatti, è rimasto in aula astenendosi, garantendo così le 18 presenze minime necessarie perché la votazione fosse valida. Senza di lui, la seduta sarebbe saltata.
L’opposizione – Pd, gruppo misto, Fratelli d’Italia e Giulio Marini (FI-Udc-Fondazione) – aveva scelto di abbandonare l’aula nel momento della votazione, facendo venir meno il numero legale. Ma Micci non li ha seguiti: “Avrei gradito che chi ha deciso di alzarsi – ha spiegato – avesse chiesto dieci minuti di sospensione per riunirci. Io voglio essere coinvolto. Non mi devono sussurrare all’orecchio ‘usciamo’. Le scelte vanno condivise e ragionate, perché facciamo gli amministratori”.
Una lezione di metodo e di orgoglio personale, certo. Ma anche un gesto che – nei fatti – ha tenuto in piedi la maggioranza Frontini in un momento di evidente debolezza numerica.
Micci ha respinto l’idea di una mossa politica: “Sicuramente non c’è niente di politico”, ha assicurato. Tuttavia, la politica c’entra eccome. Perché Forza Italia, da tempo, sembra muoversi in una direzione ben precisa: quella di un approccio stabile con la sindaca Frontini in vista delle prossime elezioni provinciali (dove il presidente Alessandro Romoli, azzurro, cercherà la riconferma) e, più avanti, delle comunali.
Un’alleanza che, a questo punto, appare sempre meno ipotetica e sempre più concreta.
Del resto, Forza Italia, il Pd e i Frontiniani già governano insieme la Provincia di Viterbo, dove la maggioranza che sostiene Romoli si regge proprio su questo asse trasversale, solido e pragmatico.
In consiglio comunale, dunque, il comportamento di Micci non appare come un fulmine a ciel sereno. È piuttosto l’ennesimo segnale di sintonia tra gli azzurri e la squadra della sindaca, con buona pace di chi nell’opposizione tenta ancora di tracciare una linea di confine netta.
E mentre la maggioranza continua a mostrare falle numeriche e difficoltà di coordinamento, Forza Italia sceglie il ruolo del garante istituzionale, posizionandosi in quell’area di mezzo che, dalle parti di Viterbo, sta già iniziando a delineare i nuovi equilibri politici.