L’idea, presentata dalla Provincia, non ha mancato di sollevare pesanti polemiche
VITERBO – La storica caserma dei Vigili del Fuoco di Viterbo si prepara a chiudere definitivamente i battenti. Entro pochi mesi le ultime sezioni operative verranno trasferite nella nuova sede lungo la Cassia Nord, lasciando l’edificio completamente libero.
Il futuro della struttura è ora al centro del dibattito cittadino e provinciale. Il presidente della Provincia, Alessandro Romoli, ha rilanciato l’idea di avviare una riflessione concreta sul riutilizzo dell’ex caserma, sottolineando la necessità di “un ragionamento serio e condiviso” su come valorizzare questo spazio nel cuore della città.
Tra le ipotesi più accreditate, quella di trasformare l’edificio in un istituto superiore, una soluzione che – secondo Romoli – permetterebbe di ottimizzare gli spazi scolastici e ridurre i costi di affitto oggi sostenuti per le scuole dislocate in altre sedi.
Il progetto si inserisce nelle opportunità offerte dal Conto Termico 3.0, che prevede fondi per la rigenerazione e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, tra cui diversi plessi scolastici della Tuscia. Romoli ha inoltre accennato a un possibile intervento su un immobile in piazza Concetti, attualmente in affitto alla Regione Lazio, che potrebbe essere destinato al liceo scientifico cittadino.
Ma sull’idea – indubbiamente interessante – è subito nata profonda preoccupazione tra cittadini e residenti della zona. L’area, infatti, è già fortemente penalizzata dal traffico e da una cronica carenza di parcheggi, aggravata dalla presenza delle tre scuole già esistenti (l’asilo e le elementari della Canevari, le medie della Vanni) e del polo universitario di Santa Maria in Gradi.
Secondo molti abitanti, l’arrivo di un ulteriore istituto scolastico rischierebbe di peggiorare una situazione già critica, “la classica goccia che potrebbe far traboccare il vaso”. In passato, proprio in quella zona, si sono verificati incidenti, ingorghi e difficoltà di accesso per i mezzi di soccorso, segnalando una viabilità ormai al limite.
Con la chiusura dell’ex caserma ormai imminente, il tema della sua riconversione si conferma una delle questioni più delicate e discusse per il futuro urbanistico e scolastico del capoluogo.

