ROMA – L’annuncio del ministro all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di destinare 12,8 milioni di euro al bando indigenti per sostenere la filiera del Pecorino Romano, di cui 5,38 milioni subito e 7,4 milioni nel 2026, rappresenta una boccata d’ossigeno in un momento di grande tensione per gli allevatori. Una misura che conferma la volontà dello Stato di affiancare concretamente i produttori colpiti dai dazi e dalle distorsioni di mercato.
“Accogliamo con favore la scelta del Governo – dichiara David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio – e ringrazio il ministro Lollobrigida per l’attenzione dimostrata al comparto. Questa decisione offre un primo argine alle difficoltà che stanno investendola filiera. È un segnale che va nella direzione giusta, ma serve che anche la Regione faccia la sua parte e metta subito in campo gli strumenti necessari a proteggere gli allevatori del Lazio”.
Negli ultimi giorni Coldiretti Lazio ha già evidenziato come il settore ovicaprino regionale stia attraversando una fase delicatissima, aggravata dall’impatto dei dazi al 25%, dall’aumento dei costi di produzione, dal rischio di ulteriori ribassi del prezzo del latte e dalle perdite registrate da molte aziende colpite dalla Blue Tongue durante l’estate.
“La situazione nelle stalle è tesa – prosegue Granieri – e ci arrivano quotidianamente segnali di forte preoccupazione. I nostri allevatori stanno affrontando una combinazione di fattori che rischia di minare la tenuta stessa del comparto. Per questo abbiamo già chiesto alla Regione di procedere rapidamente con le misure annunciate: non solo il sostegno al bando indigenti regionale, ma anche gli strumenti finanziari e gli interventi di valorizzazione già annunciati”.
Per Coldiretti Lazio, la strada è chiara: attivare tutti i livelli istituzionali, in modo coordinato, per evitare un tracollo produttivo e salvaguardare reddito, occupazione e continuità delle aziende ovicaprine. “Il Pecorino e il latte del nostro territorio rappresentano un patrimonio unico – conclude Granieri – e dobbiamo lavorare insieme per garantirne la sopravvivenza e la competitività. Ora servono risposte rapide e concrete”.

