TARQUINIA – Comunicato satirico-giornalistico della Sezione UDC di Tarquinia.
La sezione UDC di Tarquinia osserva con enorme, sincerissimo – e sì, anche un po’ rassegnato – stupore che alla data del 1° dicembre, la nostra gloriosa città etrusca, candidata a Capitale della Cultura, sembra attraversata da un singolare fenomeno: il Natale non pervenuto.
Ad oggi non sappiamo se il presepe vivente verrà realizzato o resterà un’idea più mitologica che concreta.
Gli addobbi natalizi? Assenti. Invisibili. Come se la città fosse entrata in un’era “minimalista estrema” in cui la decorazione più audace è… l’oscurità.
La programmazione degli eventi? Se esiste, è più segreta dei codici dei sacerdoti etruschi. Eppure parliamo di un periodo che, da un punto di vista religioso, sociale e commerciale, dovrebbe rappresentare un volano di attività, attrazioni e vitalità per Tarquinia.
Noi dell’UDC comprendiamo la celebre “omogeneità” di questa amministrazione, che ama definirsi “campo largo”. Largo a tal punto da inglobare persino il vuoto natalizio.
Una filosofia affascinante: includere tutto… anche ciò che non c’è.
D’altronde – dicono le leggende cittadine – certi comunisti faticano a vedere il Natale di Gesù, e quando proprio non possono evitarlo lo immaginano in versione futuristica, asettica, magari senza bue e asinello per non disturbare le coscienze degli amici verdi, animalisti e ambientalisti da salotto.
Un presepe 3.0, sostenibile, ecologico, biodegradabile, dove forse Maria e Giuseppe arrivano in car sharing e il Bambinello nasce in una culla certificata “plastic free”.
Tarquinia, candidata alla Cultura, meriterebbe però almeno un filo di luci — o anche solo un progetto, una visione, un’idea.
Come UDC non possiamo non chiedere: dov’è il programma natalizio? Tarquinia celebrerà il Natale o lo darà in outsourcing a una città vicina? Avremo un presepe vivente o un presepe “latente”? Le luminarie spunteranno entro l’Epifania, giusto in tempo perché la Befana possa almeno vederci chiaro?
Noi rimaniamo in fiduciosa attesa. Magari arriverà un segnale dall’alto… o, più realisticamente, un comunicato dal Comune.
Nel frattempo, Tarquinia resta la città dove il Natale – almeno per ora – è più misterioso degli etruschi stessi.
La Sezione UDC di Tarquinia

