Secondo le ultime informazioni, la ragazza avrebbe ammesso in ospedale di essersi allontanata volontariamente
PUGLIA – È stata ritrovata viva a Nardò, in Puglia, la 27enne Tatiana Tramacere, scomparsa dal 24 novembre scorso. I carabinieri, dopo aver ascoltato Dragos‑Ioan Gheormescu, 30enne di origini rumene e ultimo a essere stato visto con la ragazza, hanno perquisito la mansarda in cui viveva il giovane e lì hanno trovato la giovane, risultata in buone condizioni di salute. Dopo il ritrovamento, Tatiana è stata trasportata all’ospedale Vito Fazzi di Lecce per accertamenti, dai quali non sono emersi segni evidenti di violenza o costrizione. La giovane avrebbe confermato agli inquirenti di essersi allontanata volontariamente.
La vicenda resta tuttavia sotto la lente degli investigatori, che mantengono aperte tutte le ipotesi, compresa quella del sequestro di persona. Gli accertamenti in corso includono l’analisi di chat, tabulati telefonici e telecamere di videosorveglianza, necessari a ricostruire con precisione la dinamica degli eventi. L’indagato Gheormescu ha dichiarato che la ragazza gli avrebbe chiesto aiuto per allontanarsi per un periodo breve, trovando conferma della versione da parte della stessa Tatiana.
Al momento sotto il profilo giudiziario, il fascicolo aperto dalla procura di Lecce vede Gheormescu indagato, mentre i reati ipotizzati vanno dalla possibile istigazione al suicidio — inizialmente considerata — a un eventuale sequestro di persona, qualora emergessero elementi che confermino coercizione o costrizione. Quando è giunta la notizia del ritrovamento, una folla si è radunata davanti all’abitazione dell’indagato, tra cui il fratello della giovane, esplodendo in un applauso di sollievo. Il padre di Tatiana, Rino Tramacere, ha commentato: «In questo momento sto vivendo anticipatamente il mio Natale in famiglia».
Il colonnello Andrea Siazzu, comandante provinciale dei carabinieri, ha sottolineato che la giovane è stata trovata viva e in apparenti buone condizioni di salute, precisando che le indagini continueranno per chiarire se la sua scomparsa sia stata volontaria o frutto di costrizione. Gli inquirenti continuano a verificare tutti gli elementi raccolti per ricostruire con esattezza quanto accaduto e definire la qualificazione giuridica della vicenda.

