Forza Italia ridotta ai minimi termini e con il movimento Rinnova ormai inesistente prova a giocare il “jolly” Moscherini ma, al momento, non riescono a chiudere una lista (media d’età sopra i sessant’anni)
TARQUINIA – Tutti conoscono le ragioni della caduta della vecchia amministrazione targata Pietro Mencarini che sono state sostanzialmente due. La prima legata allo stato di salute e il secondo a quello del comportamento, assurdo, del suo ex vice sindaco e cioè Manuel Catini.
Quest’ultimo era il leader di un gruppo giovane e forte, Rinnova.
La storia de “er fascetta” può essere paragonata, a livello nazionale, a quella di Matteo Renzi. Dalle stelle alle stalle in poco meno di due anni.
Alle stelle perché, indubbiamente, sembrava avere delle doti politiche ma, in realtà, si è dimostrato un grande bluff e, soprattutto, pericoloso.
Pietro Mencarini avrebbe voluto lasciare il posto conquistato nel 2017 in altra maniera, lasciare un altro ricordo. Invece, la goccia che fece traboccare il vaso, la scoperta di essere spiato e monitorato proprio dal suo “figlioccio” preferito, Manuel Catini.
L’ex sindaco, insospettito dagli armeggiamenti con il telefono nella sua stanza da Manuel Catini, fece controllare e scoprì che stava registrando. L’incontro che stava immortalando “er fascetta”, ormai lo sanno tutti, era tra il sindaco e il Prefetto di Viterbo Giovanni Bruno.
Pietro Mencarini non lo denunciò ma lo ha cancellato per sempre dalla sua vita, con l’incubo di lasciare Tarquinia nelle mani di tale personaggio già passato alle cronache e cacciato da vice sindaco per il famoso saluto romano fatto nel suo ufficio.
Anche in quel caso, pur di salvarsi, gettò tutte le responsabilità di quella foto alla persona immortalata.
Adesso si è riciclato in Forza Italia che gli ha anche ritagliato un ruolo e, con qualche rimasuglio di quel che fu Rinnova, ha pensato di riesumare la candidatura di Giovanni Moscherini che, nel frattempo ha perso tutti i vecchi sostenitori, a cominciare da Fratelli d’Italia.
Il lavoro che stanno svolgendo alacremente è quello di mettere in piedi una lista, e che sia soprattutto un po’ più giovane di quella che attualmente sta prendendo forma.
Le prime indiscrezioni sui candidati parlano di una lista che si sta concretizzando grazie alla disponibilità già avanzata di Riccardo Bicchierini, Mimma Arpini, Termentini, Marco Calisti, Ferdinando Menotti, Bebo Tosoni, Daniela Bordo.
Il problema è solamente legato all’età, dal candidato sindaco, alla lista, l’età media è sopra ai 65 anni.