Nella stazione appaltante anche la presidente del consiglio Manuela Mari. Poca trasparenza, censura sulla commissione e relative valutazione. Torna in scena la SGM
CIVITAVECCHIA – E’ bastato un semplice ricorso al TAR del Lazio per far saltare, per il momento, l’appalto già aggiudicato sul servizio pulizie (una volta a carico della vituperata Sgm Scala Enterprese) al Consorzio Stabile Tedeschi S.c.a.r.l.
I motivi addotti dalla ricorrente si evidenziano da sottolineature molto gravi che saranno successivamente esposte all’attenzione anche della magistratura.
Le anomalie riguardano in particolare la determinazione dirigenziale n. 3675 del 17/11/2020 che, leggendo il ricorso, non sarebbe stata mai comunicata né tantomeno pubblicata e che riguardava l’aggiudicazione della gara “Servizio triennale di pulizia degli immobili comunali di Civitavecchia” in favore del Con. Tedeschi.
Mancanza di trasparenza perché non sarebbe stata pubblicata nemmeno la relativa graduatoria, i verbali di commissione e via via tutta una serie di condotte ritenute non rispondente alla condotta che impone il codice per gli appalti.
L’accesso agli atti da parte della ricorrente ha messo in evidenza tutta una serie di “sotterfugi” che avrebbero impedito a tutti gli altri partecipanti di capire come siano arrivati, gli uffici comunali e la commissione, ad aggiudicare una gara d’appalto così importante.
Leggendo le pagine depositate presso il Tribunale Regionale del Lazio, l’aggiudicazione della gara per cui è causa (bandita dalla Confservizi Lazio per il Comune di Civitavecchia) in favore del Consorzio Stabile Tedeschi sarebbe avvenuta sulla base di una “valutazione” delle offerte tecniche da parte della Commissione giudicatrice del tutto priva di motivazione e giustificazione.
Una gara, questa, già oggetto di feroci polemiche tra maggioranza ed opposizione in quanto la presidente del consiglio comunale Manuela Mari, sarebbe membro della giunta esecutiva all’interno di Confservizi Lazio, a cui questa Amministrazione comunale ha affidato il ruolo di Stazione appaltante e che si sta occupando anche del futuro concorsone per l’assunzione di personale (in parte sopperita con la chiamata da altre liste).
In attesa che il TAR del Lazio si esprima sul ricorso, l’avvocatura comunale, in autotutela, ha deciso di prorogare l’appalto alla SGM.
Ovviamente questo ricorso presentato al tribunale regionale sembra non rimanga orfano. Infatti, sarebbero pronti due esposti: uno da presentare alla Procura di Civitavecchia e l’altro all’ANAC per valutare se tutte le procedure siano state svolte nel rispetto della legge e se ci possano essere conflitti o presunti traffici d’influenze.
Questo il testo integrale del ricorso:
ricorso SGM notificato posta