Il consigliere comunale civitavecchiese dichiara: “Su Sant’Agostino aveva promesso molto, ma per ora ha solo chiesto un fiorino. Anzi due…”
CIVITAVECCHIA – A Tarquinia pochi lo conoscono a Civitavecchia un pochino di più. Parliamo di Massimo Boschini, attuale consigliere di sinistra convolato a nozze da qualche tempo con Forza Italia. Dopo averne apprezzato l’intervento forbito, arguto e soprattutto concreto durante l’ultimo consiglio comunale (dove si votava il bilancio di previsione) oggi interviene sulla querelle legata alle tariffe di Tarquinia sui posteggi a pagamento a Sant’Agostino.
E’ famoso anche per gli interventi fatti sul concorsone sospeso alla Asl Rm4 di Civitavecchia ma questa è un’altra storia che racconteremo più avanti. Famoso anche per le dichiarazioni fatte ieri sera durante una “pizzettata” tra membri della maggioranza dove, insieme ad altri, vorrebbe lo scalpo di Sandro De Paolis (dimenticandosi ovviamente che è già ampiamente calvo).
Nel frattempo ci è giunto in redazione un suo comunicato che difficilmente può aver scritto la stessa persona udita in consiglio comunale ma questo è: “A quest’ora avremmo dovuto vedere realizzato il ponte pedonale sul Mignone per congiungere Sant’Agostino a San Giorgio.
Avremmo dovuto vedere le pedane pubbliche per l’accesso alle spiagge dei disabili, la creazione di una toponomastica. E ancora avremmo dovuto avere la progettazione, se non i lavori già partiti, di un anello ciclabile destinato a congiungersi a quelli presenti sul territorio contiguo di Civitavecchia, perché di lì in poi le decisioni sarebbero state condivise. Tutte cose promesse dal sindaco di Tarquinia. Invece possiamo solo vedere gli sguardi persi nel vuoto degli operatori balneari che volevano una ripartenza con l’estate del 2021 e invece si sono visti piovere, prima su di essi e sui propri dipendenti e poi sui propri clienti, il balzello di un raddoppio del costo del parcheggio.
Quando nel 2019 furono piantati i pali nel nulla, invitando gli automobilisti a pagare, Tedesco telefonò e si incontrò con Giulivi, cercando di capire come si poteva spiegare una simile decisione. E Giulivi dispiegò mappe e cartine, illustrò i progetti citati poco sopra, promise concertazione: “chiediamo soldi”, disse, “solo perché li vogliamo reinvestire su Sant’Agostino”. E cosa è successo? I cittadini (e non vogliamo nemmeno far differenza tra tarquiniesi e civitavecchiesi) hanno pagato nel 2019 e pure l’anno scorso soldi per parcheggiare in mezzo alla polvere e ai cespugli, senza la parvenza di un intervento che non fosse quello del vigile della domenica per multare qualche malcapitato. Cosa ha fatto Giulivi, se non incassare? Ha raddoppiato l’odioso balzello, piazzandosi idealmente sulla litoranea a chiedere “due fiorini” (invece che uno) a chiunque consideri di attraversare il confine comunale…
Fin troppo signore è stato allora il sindaco di Civitavecchia, a limitarsi a parlare di scortesia istituzionale. Perché siamo semplicemente davanti ad una operazione ostile ai frequentatori del suo stesso territorio, di una persona che non sa mantenere la parola data, come fin troppo bene ha dimostrato in questi due anni. Cosa dire davanti ad una simile risposta? Niente. Meglio consolarsi guardando un tramonto con la punta delle Quaglie sullo sfondo…”.
Questo quanto dichiarato dal Capogruppo di Forza Italia, Massimo Boschini.