Le inefficienze dei vertici della società pubblica della provincia di Frosinone verranno pagate dai viterbesi. L’immondizia ciociara farà un viaggio andata/ritorno in Puglia per finire nella discarica di Monterazzano. Con un imponente incremento dei costi. E lo zinco?
VITERBO – Il Presidente della Saf (Società Ambiente Frosinone) Lucio Migliorelli, la società pubblica che gestisce il Tmb di Colfelice (FR), ex capo della segreteria di Mauro Buschini (quando il politico di Alatri guidava l’assessorato all’Ambiente e ai Rifiuti), ha partorito il topolino.
I rifiuti ciociari verranno trattati in un impianto nella regione Puglia (quale? Di che tipo?) e gli scarti della lavorazione faranno il viaggio di ritorno verso il Lazio per essere smaltiti nella discarica di Viterbo.
Lo ha comunicato lo stesso Migliorelli, in una videoconferenza, ai sindaci della provincia di Frosinone dimenticandosi di invitare il sindaco di Viterbo Giovanni Arena.
Questa genialata sembra non essere passeggera perché, da quanto si è appreso nella riunione di venerdì scorso, i problemi dell’impianto di Colfelice non potranno essere risolti a breve.
Ma come, il problema non era lo zinco?
E’ evidente che i problemi vanno ricercati all’interno dell’impianto di Colfelice che negli ultimi anni è stato gestito in maniera un po’ “allegra”, pensando poco alla sicurezza e alla manutenzione del Tmb (trattamento meccanico e biologico dei rifiuti urbani), e molto a consulenze, pubblicità, assunzioni, ecc..
La cattiva gestione dell’impianto pubblico (i soci sono i comuni ciociari e la provincia di Frosinone) e la scelta comunicata da Migliorelli avrà come primo impatto quello dell’aumento dei costi di gestione nello smaltimento dei rifiuti. Di sicuro il viaggio andata e ritorno da e per la Puglia inciderà in maniera pesante sulle spese, ma sull’intero importo peserà anche il prezzo di conferimento che stabilirà il fantomatico impianto pugliese.
Questo viaggio andata e ritorno, con il relativo aumento dei costi, poteva essere risparmiato e stupisce l’ennesimo silenzio degli amministratori locali che “subiscono” la discutibile (ennesima) scelta del Presidente della Saf.
Migliorelli ha certificato che nella regione Lazio non c’è un impianto Tmb o Tbm in grado di trattare i rifiuti della provincia di Frosinone.
Ha ragione lui o sta esponendo i cittadini ciociari ad un ingiustificato aumento delle spese?
Oppure come si legge in una informativa alcuni imprenditori non devono essere coinvolti perché non fanno parte di certi gruppi di potere?
Poi c’è il capitolo Viterbo. I comuni della provincia di Frosinone portano i rifiuti presso l’impianto Saf di Colfelice che fungerebbe soltanto come punto di trasferenza per smistare i rifiuti in Puglia. Una volta trattati, gli scarti torneranno nel Lazio per essere conferiti nella discarica di Viterbo.
Per l’ennesima volta la discarica di Monterazzano viene utilizzata come pattumiera del Lazio. In questo caso per rifiuti della provincia di Frosinone trasferiti in Puglia (non si sa in quale tipo di impianto e con quale tipo di lavorazione per il materiale conferito) e poi “buttati” nella discarica di Viterbo.
Un prezzo salatissimo che la Tuscia non può accettare. Politici e ambientalisti viterbesi dovrebbero chiedere conto all’ex capo della segreteria di Mauro Buschini, piazzato proprio da quest’ultimo al vertice di una società pubblica che negli ultimi anni ha prodotto tanti disastri.