Inutili i tentativi del senatore Battistoni (con poco seguito) che adesso dovrà decidere se seguirlo o buttarlo fuori dal partito
VITERBO – A meno di dieci giorni dalla presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio provinciale i partiti di centrodestra e di centrosinistra stanno osservando il vero protagonista di queste ore e cioè il sindaco di Bassano in Teverina Alessandro Romoli.
“Tartamello, tartamello questo ci frega tutti” hanno tuonato da un ufficio politico ormai rassegnato alla testardaggine del sindaco tripolare. A sostegno di Romoli, ufficialmente con la casacca di Forza Italia ci sono una serie impressionante di sostenitori tra le fila del Partito Democratico (o presunto tale).
Proprio la feroce spaccatura nel partito di sinistra avrebbe spianato l’accordo con Romoli che avrebbe messo con le spalle al muro il leader degli azzurri nel viterbese, o almeno di quel poco che ne rimane e cioè Francesco Battistoni.
Che farà adesso il suo portaborse di Bolsena Andrea Di Sorte che, sulla carta, dovrebbe essere il segretario provinciale del partito?
Darà il via libera a questa operazione o farà in modo di salvare almeno la faccia rinnegando tale operazione e mettendo alla porta il sindaco di Bassano in Teverina?
Intanto gli unici ad avere le idee chiare sono Fratelli d’Italia e Lega. Loro stanno aspettando l’evoluzione di questa crisi tutta nel centrosinistra e di Forza Italia.
Stando così le cose ci sono anche poche speranze di strappare la guida della provincia ai comunisti che, nonostante siano la minoranza in termini numerici, con le alleanze trasversali potrebbero coronare il sogno di Romoli nella speranza che non ci siano effetti collaterali e cioè che una volta per tutte le minacce di mandare a casa il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, questa volta si concretizzino davvero.