La rapina a mano armata risale al 2016
TARQUINIA – E’ finita con una condanna per complessivi 3 anni e 3 mesi di reclusione, da parte dei Giudici della Corte d’Appello di Roma, la storia che aveva visto protagonisti due giovani fidanzati tarquiniesi resisi responsabili nel 2016 di una rapina a mano armata in un negozio della stessa città.
Nello specifico il ragazzo della coppia, indossando passamontagna e cappello, aggrediva il proprietario di un negozio di articoli casalinghi all’uscita dal locale mentre si apprestava alla chiusura serale, facendosi consegnare, sotto la minaccia di un coltello, un’ingente somma di denaro pari all’incasso delle tre giornate lavorative precedenti. Ad attenderlo la ragazza, pronta a darsi alla fuga a bordo dell’autovettura privata la cui individuazione da parte degli investigatori è risultata decisiva ai fini dell’arresto. Immediato l’intervento degli operatori del Commissariato di P.S. di Tarquinia che riuscivano ad individuare gli autori del reato e ad arrestarli mentre si davano alla fuga. Importante anche l’ausilio del negoziante il quale, dopo aver consegnato l’incasso, con grande coraggio riusciva ad inseguire i malviventi, monitorandone gli spostamenti fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
La donna 36enne è stata dunque tratta in arresto durante il fine settimana appena trascorso dai poliziotti del Commissariato per essere trasferita nel carcere femminile di Civitavecchia, in esecuzione della sentenza definitiva emessa dalla Corte d’Appello di Roma che l’ha condannata ad una pena complessiva di anni 3 e mesi 3 di reclusione in aggiunta ad una multa di euro 800.
Stessa sorte era già toccata tempo addietro al compagno, colui che coltello alla mano aveva materialmente sottratto la somma di denaro.