SPOLETO – Una 52enne di Spoleto è stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La donna, secondo quanto riferito ai poliziotti dalla figlia, aveva assunto un comportamento violento nei suoi confronti, fin dalle scuole medie.
La figlia riceveva continuamente ingiurie, minacce e violente percosse. In un’occasione, la madre aveva persino minacciato di far esplodere l’intero edificio nel quale abitavano. Gli atti persecutori erano poi proseguiti nel corso degli anni, diventando sempre più gravi.
La vittima ha raccontato che lo scorso anno la madre l’aveva rinchiusa all’interno di un ripostiglio per 10 ore e una volta uscita l’aveva percossa violentemente. Negli ultimi episodi, avvenuti gli scorsi mesi di febbraio e aprile, la 52enne era arrivata addirittura a lanciarle contro un ferro da stiro e a minacciarla di morte.
La vittima, terrorizzata, aveva quindi deciso di raccontare tutto alla Polizia, rifiutandosi però di presentare querela nei confronti della madre.
Gli agenti del commissariato, per la gravità degli episodi, avevano attivato subito il codice rosso. Terminate le indagini e ricostruita la vicenda, la Procura della Repubblica di Spoleto ha contestato alla donna il reato di maltrattamenti in famiglia, facendo richiesta di applicazione di una misura cautelare a suo carico. Il gip presso il Tribunale di Spoleto, valutata la gravità dei fatti e il pericolo di reiterazione del reato, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare, predisponendo l’allontanamento immediato dalla casa familiare.