PERUGIA – “La Lega è l’unico partito che si è battuto in Regione Umbria e in Parlamento per tutelare la caccia e il mondo venatorio”. I candidati alle elezioni politiche, Virginio Caparvi, Valeria Alessandrini, Luca Briziarelli, Francesca Mele, Maria Cristina Canuti, insieme ai consiglieri regionali Valerio Mancini e Manuela Puletti, hanno incontrato a Marsciano i cacciatori e le associazioni venatorie per confrontarsi sul tema, affrontare le criticità e sviluppare insieme le proposte. L’incontro è stato occasione per la Lega di esporre le tante iniziative prodotte in Regione e in Parlamento a sostegno di una attività che in Umbria conta migliaia di appassionati e un indotto economico non indifferente.
“In Regione Umbria – hanno spiegato – ci siamo battuti per la preapertura della caccia alla tortora e per il prolungamento di due mesi della caccia al cinghiale per contrastare la peste suina. Abbiamo prodotto numerosi atti sul ripopolamento delle lepri in Atc3, sul problema del piccione cittadino e sulla richiesta di trasparenza nella gestione degli Ambiti territoriali, tema che questi giorni è tornato d’attualità. Siamo stati l’unico partito a lavorare sui key concept e ad avviare un’interlocuzione costante con le associazioni venatorie, facendoci portavoce delle istanze dei cacciatori presso l’Assessorato regionale competente. Rigettiamo al mittente – precisano gli esponenti leghisti – le accuse di responsabilità sui ritardi relativi all’approvazione del calendario venatorio che la Lega ha votato in Commissione già nei primi giorni del mese di giugno, quindi nelle tempistiche previste.
Anche a livello nazionale il lavoro della Lega è stato determinante per tutelare questa attività nel momento in cui nella Commissione Ambiente del Senato c’era necessità di fare muro contro la richiesta di vietare la caccia nelle regioni percorse da almeno un incendio, condizione che avrebbe di fatto paralizzato l’intero sistema. La Lega è l’unico partito che in questi anni ha lavorato per tutelare i cacciatori e difendere il mondo venatorio dagli attacchi del Movimento 5 Stelle, che nel programma di Governo hanno chiaramente specificato di voler abolire gradualmente la caccia e da quelli del Partito Democratico che sottintende gli stessi obiettivi.
Dal 26 settembre, con la Lega al Governo del Paese continueremo in questo percorso di tutela della caccia da quell’ambientalismo estremo che non ha a cuore le necessità del mondo agricolo martoriato dalla presenza degli ungulati e che non considera nemmeno i pericoli di incidenti stradali che il sovrappopolamento dei cinghiali sta provocando”.