VITERBO – I Carabinieri del Comando Provinciale di Viterbo, con il supporto di unità specializzate dell’Arma, quali le unità cinofile, da giorni, sono impegnati in controlli straordinari del territorio, per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento alle principali arterie stradali e ai centri storici, ove il fenomeno risulta essere più diffuso.
La scorsa notte, i militari, in due differenti circostanze, hanno proceduto all’arresto di quattro persone, trovate in possesso di importanti quantitativi di droga, destinata all’attività di spaccio al dettaglio.
La prima attività di polizia giudiziaria è quella portata a termine dai militari della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Viterbo. Più specificatamente, i carabinieri, in considerazioni di movimenti sospetti, da tempo, tenevano sotto controllo un’abitazione del centro storico, presa in affitto da due persone straniere, già conosciute per i loro trascorsi giudiziari. La scorsa notte, i militari facevano irruzione nell’appartamento, procedendo alla perquisizione domiciliare che portava al rinvenimento e sequestro di sei panetti di hashish per un peso di circa 600 grammi, una bilancia di precisione e materiale idoneo al confezionamento in dosi dello stupefacente, nonché la somma in contanti di circa 1.000 euro, provento dell’attività di spaccio.
Il secondo intervento è quello operato, sempre la scorsa notte, dai Carabinieri della Stazione di Orte i quali, presso il casello autostradale, fermavano un’autovettura, proveniente da Roma, con a bordo due giovani, un italiano ed un papuano. I predetti, all’atto del controllo apparivano subito nervosi, e dall’abitacolo fuoriusciva un chiaro odore di tipico dei cannabinoidi, nonostante il tentativo estremo di occultarlo con del profumo. Una volta scoperti 9 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa un chilo nel cassettino dell’autovettura, i due giovani si dichiaravano completamente all’oscuro del fatto che fossero nella loro auto e anzi dichiaravano di non sapere chi li avesse potuti mettere lì.
I quattro soggetti, fermati nelle due circostanze appena descritte, venivano arrestati perché colti nella flagranza del delitto di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti e messi a disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Viterbo.