Civitavecchia – Il direttore generale della Asl RM4 Quintavalle indagato per un certificato medico “salva tesi”

Si sarebbe fatto fare da un amico un’attestazione fasulla per evitare che la figlia saltasse la sessione di esame per discutere la tesi

CIVITAVECCHIA – Era il 15 marzo scorso quando le agenzie battevano la notizia su un’operazione dei Carabinieri del NOE su «Una ramificata rete di reciproche facilitazioni affaristiche finalizzate alla realizzazione di profitti e vantaggi personali, perpetrate mediante traffici di influenze e la redazione di false attestazioni».

Questo l’assunto sulla base del quale il Gip del Tribunale di Roma aveva emesso nove provvedimenti restrittivi con la detenzione in carcere per due dirigenti dell’Asl Roma 1 della Capitale e un gestore di laboratori di analisi cliniche, nonché gli arresti domiciliari nei confronti di altri sei tra dipendenti Asl e imprenditori oltre una lunga serie di persone denunciate a piede libero tra cui spiccava il nome dell’attuale direttore generale della Asl RM4 di Civitavecchia, Giuseppe Quintavalle.

A Quintavalle gli inquirenti hanno contestato il reato di traffico di influenze. Un reato che consiste nello sfruttare indebitamente relazioni con un pubblico ufficiale o con un incaricato di un pubblico servizio per far dare o promettere denaro o vantaggi patrimoniali come prezzo della propria mediazione illecita.

Adesso, a distanza di quindici giorni è emerso anche il perché di questa contestazione.

Si tratta di un certificato medico, stavolta clamorosamente falso, a inguaiare il direttore della Asl di Civitavecchia, Giuseppe Quintavalle.

Sua figlia Chiara ha dimenticato di iscriversi alla sessione di esame per discutere la tesi universitaria e, allora, che fare?

Far slittare la laurea?

I Quintavalle non hanno dubbi: molto meglio chiedere al vecchio amico dirigente della  Asl RM1 Maurizio Ferraresi (agli arresti in carcere per corruzione).

Il quale, carta e penna, si dà subito da fare: «Risulta agli atti di questa Asl che la signora Quintavalle dal 20 luglio 2016 causa caduta accidentale ha riportato grave trauma distrattivo con impotenza funzionale e impossibilitata alla deambulazione tutore gessato per 45 giorni». Certe firme risolvono tutto.

A fronte di questa notizia non è ancora ben chiaro per quale ragione il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, non abbia ancora provveduto a rimuovere dal suo ruolo Quintavalle.