Calvi dell’Umbria: avviso d’asta per la concessione dei palchi da caccia alle palombe.

polemiche a non finire per la concessione dei palchi da caccia

Questa volta a sollecitare un articolo sono “un gruppo di amici e amanti della natura di Calvi”, così si sono presentati, anche un po’ adirati. “Siamo arrabbiatissimi”, sottolinea la donna che si dice portavoce di una cinquantina di persone, “perché non è concepibile come nel 2017 un comune anziché pensare a cose più serie ancora presta il fianco a chi ammazza animali per sport”.

Noi proviamo a dire alla signora che la caccia è una pratica legale, ma nulla da fare, i toni si fanno ancora più aspri (non rivolti a noi), “è una vergogna doppia, perché se proprio queste aste vanno fatte che almeno si fissino dei prezzi che ripaghino il tempo che una pubblica amministrazione dedica per stare dietro a certe idiozie umane”.

In effetti la nostra lettrice, sempre a suo dire portavoce di tante altre persone “amici e amanti della natura di Calvi”, fa riferimento a quanto si legge nell’avviso d’asta del comune di Calvi dell’Umbria Prot.n. 3051 del 20.04.2017 riguardo a quanto costa prendere in concessione un palco da caccia alle palombe. Costo che a seconda della località varia da 20 euro (che sono la gran parte) a 85 euro l’anno.

Un’assurdità urla la nostra lettrice, “solo qualche centesimo al giorno è una vergogna che già lo è ammazzare animali indifesi figuriamoci quando un ente pubblico lo permette quasi regalando il mezzo primario cioè il posto di caccia”.

Ma non è finita perché come si legge nell’avviso d’asta “I palchi non assegnati alla data dell’08.05.2017 potranno essere assegnati successivamente ai richiedenti che siano in possesso di regolare licenza di porto d’armi per uso caccia e che offrono euro 10,00 in aumento al prezzo indicato nel sopraindicato elenco”. Capito bene? “che offrono euro 10,00 in aumento al prezzo indicato nel sopraindicato elenco”.

Allora le domande che questo gruppo a difesa della natura rivolge al sig. Sindaco e veterinario Guido Grillini e ai suoi collaboratori sono le seguenti.

 

1-su quali basi il comune ha stabilito questi prezzi che i cittadini ritengono ridicoli?

2-quanto è costato in termini di dispendio di tempo e distrazione da incombenze più serie organizzare e seguire una gara pubblica del genere?

3-perche alcuni cittadini dovrebbero beneficiare di un costo annuo così basso che invece riguarda un bene della cittadinanza tutta?

4-perche chi ha un esercizio commerciale e ci deve far campare la famiglia paga migliaia di euro l’anno per l’occupazione del suolo pubblico e chi ammazza esseri viventi lo prende in affitto a costo quasi zero?

In seguito alleghiamo i documenti.

 

avviso d_asta Prot.n. 3051 del 20.04.2017

 

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

 

delibera n. 37 del 6-4-17determina n. 9 del 19-4-2017

 

ELENCO PALCHI

 

VISTO DI REGOLARITA’ CONTABILE