Michelini il sindaco del “NULLA”.

Quattro anni di totale abbandono della città da parte della giunta Michelini, in questo ultimo consiglio si è vista tutta l’arroganza e l’incompetenza di un sindaco, che in questo, speriamo, ultimo atto di una commedia/tragedia, ha avuto la sfacciataggine di controbattere, o meglio di non saper rispondere, all’opinione di un professionista del calibro di Alfonso Antoniozzi, che, ad una sua specifica domanda in merito al palcoscenico se fosse attrezzato oppure no, egli ha semplicemente detto non so rispondere.

 

Ma chiediamo a questo punto ai cittadini ma che sindaco avete votato che non sa neanche cosa succede a casa sua?

 

Un buon padre di famiglia, quando incarica una ditta di eseguire i lavori nella propria abitazione, quanto meno segue gli operai affinché il tutto venga eseguito a regola d’arte, e nel caso non abbia competenza, si informa da tecnici capaci.

 

Oggi abbiamo ascoltato un sindaco che non sa cosa è stato fatto, e per salvare la faccia ha elencato lavori che, secondo l’opinione di un esperto, non consentono di utilizzare una struttura per lo scopo a cui è destinata.

 

Oltremodo si è permesso di contestare le critiche effettuate da tre tecnici del teatro.

 

Gian Maria Cervo di Quartieri dell’arte, Alfonso Antoniozzi cantante lirico di fama internazionale e direttore artistico di teatri nazionali, e Paolo Manganiello vice presidente dell’associazione Astarte. Eccellenze della cultura viterbese

 

Tanto per illuminare il nostro sindaco, riportiamo le carriere professionali dei personaggi che oggi hanno dedicato il loro prezioso tempo per ascoltare il nulla.

 

Alfonso Antoniozzi dopo il conseguimento degli studi classici ha studiato canto con Sesto Bruscantini. Nel corso della sua carriera ha calcato i palcoscenici dei maggiori teatro al mondo, fra i quali, Teatro
alla Scala, Covent Garden, Metropolitan, Wiener Staatsoper, Berliner Staatsoper, Opéra di Parigi, Lyric Opera di Chicago, Concertgebouw di Amsterdam, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, San Francisco Opera.

Nel corso della sua quasi trentennale carriera ha calcato e continua a calcare i palcoscenici dei maggiori teatri mondiali diretto dalle più prestigiose bacchette, interpretando i grandi titoli dell’opera buffa e includendo nel suo repertorio felicissime incursioni nel repertorio moderno e contemporaneo.

 

Gian Maria Cervo è un drammaturgo, traduttore, direttore artistico e curatore italiano.

La sua piece L’uomo più crudele è stata rappresentata nel 2006 al Piccolo Teatro di Milano per il festival Tramedautore, al Teatro Eliseo di Roma e al festival Quartieri dell’arte di Viterbo e nel 2007 al Kasino del Burgtheater di Vienna. Dall’opera è stata tratta l’omonima graphic novel (pubblicata nel 2011 da Editoria & Spettacolo) con disegni di Enrico D’Elia.

La sua serie teatrale Il tempo libero ha debuttato allo Schauspiel Essen per il festival Melez nel 2008. La sua riscrittura di La locandiera di Carlo Goldoni, Il ragazzo con l’albergo, è stata messa in scena al Superstudio + di Milano da David Warren, uno dei registi della serie tv americana ‘Desperate Housewives.

Il suo testo “Call Me God”, scritto in collaborazione con Marius von Mayenburg, Albert Ostermaier e Rafael Spregelburd, è stato rappresentato in prima mondiale al Teatro Argentina di Roma nel novembre 2012 con la regia di Marius von Mayenburg, una coproduzione tra il Residenz Theater di Monaco di Baviera, il Teatro di Roma, il Festival “Quartieri dell’Arte” e il Romaeuropa Festival. 

Nella stagione 2001-2002 è stato Hausautor (autore residente) della Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, con Roland Schimmelpfennig e Dejan Dukovski. Dal 1997 è direttore artistico di Quartieri dell’arte (QdA), festival internazionale di teatro a Viterbo . È docente tutor presso il corso di sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

 

Era necessario che parlasse? Avrebbe solo dovuto ascoltare umilmente con le orecchie basse e andarsene in silenzio, per poi tornare in consiglio a dimostrare di aver capito.

 

Concludiamo con la giusta considerazione fatta da Alfonso Antoniozzi nella sua pagina facebook:

Il mio commento alla mattinata è: sarebbe stato più produttivo restare a casa a fa’ la marmellata di prugne.

 

In genere gli amministratori rispecchiano gli amministrati che nella migliore delle ipotesi preferiscono farsi i fatti loro.

 

Auguriamoci che i nuovi elettori si rechino alle urne e diano una volta per tutte un rinnovamento e aria nuova a Palazzo dei Priori.