Calvi dell’Umbria: al via Calvi Festival, tra diverbi parolacce e risse sfiorate

durante l’evento di apertura ci sono stati battibecchi tra pubblico che assisteva allo spettacolo e persone presenti nella piazza

E’ proprio il caso di dire che è stata una vera partenza col botto, quella avvenuta sabato sera, durante lo spettacolo di presentazione e apertura dell’vento estivo calvese che si è svolta nella scalinata della chiesa di S. Brigida, sita nella centralissima piazza Mazzini. Scarsissime le presenze ma secondo le segnalazioni ricevute da chi stava in piazza, il tutto sarebbe iniziato quando un gruppo di giovani, seduto per conto loro tranquillamente come spesso accade davanti al bar sito nella piazza del paese, intento a degustare le varie consumazioni ordinate, si sono visti urlare contro per un presunto mancato rispetto nei confronti degli artisti che erano impegnati nelle varie coreografie teatrali.
Secondo i vari racconti ricevuti, il tutto ha rischiato di degenerare, quando tra gli spettatori presenti e i ragazzi sarebbero incominciate a volare parole offensive, solo il caso ha voluto che ciò non sfociasse in qualcosa di irreparabile, al punto che, secondo qualcuno, il tutto potrebbe proseguire lo stesso per vie legali.
In merito abbiamo sentito il direttore artistico del Festival nonchè consigliere comunale con delega all’assessorato alla cultura Francesco Verdinelli, (nella foto) colui che fa venire gli stessi artisti che lavorano presso la sua attività, “Teatro lo Spazio” di Roma, che ha cosi dichiarato: 
Al momento dell’accaduto non ero presente, mi trovavo nei camerini con gli artisti“. Per Verdinelli quanto accaduto è “normale quotidianità  per i calvesi” e che comunque il problema non è stata l’organizzazione del festival che “impeccabile” ma di chi come sempre non capisce che cosa sia “la cultura”.
Basta poi leggere la polemica montata su facebook dove in sostanza Verdinelli ha sostenuto che fino a che sarà lui ad avere la delega alla cultura e fa l’amministratore comunale  decide come gli pare.
Noi abbiamo raccontato ciò che è stato segnalato, certo è che se tutto il perimetro della pubblica piazza era aperto al pubblico, con ingresso totalmente gratuito, senza alcuna delimitazione tra area spettacolo e non, poteva accedere quello che è accaduto e anche di più, perchè ogni persona è libera di assistere allo spettacolo ma anche di starsene per i fatti suoi.
Sarebbe bastato il buon senso per evitare tutto questo?