Regione Lazio – Sanità: M5S, Stop a nomine illegittime alla Asl di Viterbo

 
 
 Blasi e Marcelli:  “L’assessore D’Amato garantisca l’avvio di una selezione tramite regolare concorso pubblico”
 
Roma, 4 febbraio – “Stop alle nomine illegittime nell’Asl di Viterbo. Il caso riguarda l’incarico di Direttore sostituto della U.O.C. Servizio di Igiene e Sanità Pubblica affidato tramite un avviso interno invece che con un regolare concorso pubblico come previsto norme vigenti (art. 15 e 15 ter del D.lgs 502/92 e il DPR 484 del 10/12/1997).
Non solo, tale incarico è stato assegnato dalla Asl con questa modalità nel 2016 e nel 2018, sempre alla stessa persona, in ulteriore contrasto anche con il relativo Contratto Nazionale del Lavoro, in base al quale la sostituzione di un dirigente per cessazione del rapporto di lavoro è consentita per il tempo strettamente necessario ad espletare le procedure concorsuali. In tal caso può durare sei mesi, prorogabili fino a dodici. Chiediamo che l’assessore regionale alla Sanità, D’Amato, intraprenda tutte le azioni amministrative necessarie per indire un concorso pubblico e impedire al contempo l’efficacia dell’avviso interno”.[pdf-embedder url=”https://www.etrurianews.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/02/blasi.pdf”]
Lo denunciano i consiglieri regionali M5S del Lazio, Silvia Blasi, e Loreto Marcelli, vicepresidente della Commissione Sanità, con un’interrogazione rivolta alla Giunta Zingaretti. “Non vorrei che si usassero certi escamotage amministrativi per elargire favori a soggetti solo perché vicini ad un certo entourage politico, visto che chi ha ricoperto questo ruolo nell’Asl è stato candidato per il PD alle recenti elezioni amministrative a Viterbo  – incalza Blasi –  E’ necessario invertire la rotta nell’assegnazione di incarichi nell’ASL di Viterbo e non intendo retrocedere di un millimetro su questa questione. Mi riservo pertanto di valutare l’opportunità di ricorrere ad un esposto all’ANAC e alla Procura”. “Zingaretti è da sei anni commissario della sanità nel Lazio e ciò che ha fatto è chiudere presidi nelle province, ridurre i posti letto e affidare incarichi illegittimi: meglio che si rassegni a lasciare il posto invece che accanirsi con inopportuni ricorsi alla Consulta contro il Dl Fiscale che gli impedisce di ricoprire contemporaneamente il ruolo di governatore regionale e quello di Commissario alla Sanità del Lazio”, concludono i pentastellati.