Il matrimonio di Fratelli d’Italia con l’ala comunista e progressista di Petrelli non è piaciuta molto così come l’amore tra Grasso e gli altri “civici” è finito prima ancora di cominciare
CIVITAVECCHIA – Nel tardo pomeriggio di oggi entreremo in possesso dei sondaggi sui candidati a sindaco della Città di Traiano così avremo le idee più chiare sulle intenzioni di voto dei civitavecchiesi. Nel frattempo, la famosa conferenza stampa che ha sancito il matrimonio e le conseguenti primarie tra l’ex candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Massimiliano Grasso e Vittorio Petrelli ha, di fatto, consentito a molti altri presunti alleati di fare velocemente armi bagagli e scappare a gambe levate.
Il primo colpo di scena lo ha riservato “Italia in Comune”, il gruppo civico che si ispira al sindaco di Parma Pizzarotti.
Loro non hanno perso tempo. A poche ore dalla conferenza stampa che annunciava le primarie hanno salutato entrambi i contendenti. Questo l’emblematico comunicato:
“Italia in Comune Civitavecchia sin dal principio si è impegnata per promuovere la formazione di una coalizione civica, aperta anche a partiti politici favorevoli ad un cambiamento di rotta rispetto alle politiche di governo attuali e precedenti.
Abbiamo, con senso di responsabilità e pragmatismo, sempre stimolato l’amico Vittorio Petrelli ad uscire dal suo solito individualismo ed isolamento invitandolo ad aprirsi a collaborazioni leali, sane e solide, finalizzate soprattutto alla risoluzione di problematiche specifiche per la cittadinanza.
Non possiamo però non essere critici per le modalità con cui ha dato vita all’iniziativa delle primarie.
Iniziativa sicuramente positiva se fosse nata in un contesto di più larga partecipazione, sulla base della condivisione di un progetto di governo e non in un regime di esclusività, limitata alla scelta tra soli due contendenti.
Italia in Comune Civitavecchia, prendendo quindi atto della autonoma iniziativa di Vittorio Petrelli, considera chiusa la reciproca collaborazione ma rimane leale ai propri principi continuando il lavoro di aggregazione delle anime civiche territoriali con l’unico scopo del bene comune della città”.
Italia in Comune Civitavecchia
Non solo loro hanno sbattuto la porta. Anche il gruppo civico che era stato presentato con grande enfasi qualche settimana fa da Grasso e facente capo al noto professionista Gianpiero De Angelis è ai titoli di coda.
Non saranno più con Grasso e a nulla è servito il tentativo di conciliazione avvenuto nella giornata di ieri, durante un pranzo conviviale. Massimiliano Grasso, purtroppo per lui ha perso credibilità nel momento stesso in cui ha stravolto le sue posizioni nel giro di neanche una settimana. Si è passati dalla candidatura sindaco ufficializzata da Fratelli d’Italia all’eventuale sostegno dell’estrema sinistra di Petrelli in meno di cinque giorni.
Certo, Fratelli d’Italia ha perso solo metà della faccia. Già perché ad assumersi le responsabilità della figuraccia rimediata in questo caso c’è solamente Paolo Iarlori e il suo circolo. A loro sta bene passare da attori protagonisti a semplice comparse.
Non solo. Anche Mecozzi e tutto il suo gruppo, finalmente, è uscito allo scoperto e mercoledì, con tutta probabilità, sarà presente alla conferenza stampa di presentazione del candidato a sindaco di Enrico Zappacosta, espressione sì della Lega ma anche sostenuto da Forza Italia, Udc, una civica di fuoriusciti di Fratelli d’Italia, e almeno cinque liste civiche.
L’appuntamento è fissato dunque fra due giorni, nella sede che fu di Alessandro Battilocchio alle 11.30 atto conclusivo del centrodestra che fino all’ultimo ha tentato di far ragionare quella parte di centrodestra che ha deciso un suicidio politico alleandosi adesso con Petrelli e domani con Tarantino.