Lo sfogo del proprietario della ex sede politica del candidato sindaco: “Da 550 euro al mese sono arrivato a fargli un prezzo stracciato di 300. Da gennaio del 2018 che non ha più pagato ed è scappato senza riconsegnare le chiavi”
TARQUINIA – Sotto campagna elettorale è normale che tutti i nodi vengano al pettine. Il primo, molto doloroso, riguarda il candidato sindaco sostenuto anche da Forza Italia e Fratelli d’Italia, Gianni Moscherini. Secondo quanto riportato oggi sui social, e in un secondo momento contattato personalmente dalla redazione, il proprietario della vecchia sede de “Il Cantiere della Nuova Politica” in via Giordano Bruno a Tarquinia, che fa capo appunto all’attuale ricandidato sindaco Gianni Moscherini, lamenta il comportamento scorretto e poco etico di quest’ultimo.
“Nelle passate elezioni – ci racconta il proprietario dei locali di via Giordano Bruno – attraverso dei suoi collaboratori, incontrai Moscherini che aveva la necessità di affittare dei locali dove aprire la sede elettorale e politica. Abbiamo raggiunto un accordo, fatto un regolare contratto d’affitto”.
Dalle parole di quest’ultimo appare un profondo dispiacere per quanto accaduto.
“Perse le elezioni, Moscherini, mi disse che aveva difficoltà nel pagare i canoni mensili e quindi gli fece un importante sconto, quasi del 50 per cento del prezzo pattuito inizialmente. Ebbene, da gennaio del 2018 ad oggi non mi ha mai pagato più una sola mensilità. Anzi, quando interessai il mio avvocato andò su tutte le furie”.
In poche parole l’ufficio è sigillato e non più utilizzato: “Già. Perché non contento del danno che mi sta provocando. Ha smontato l’ufficio e si è trasferito in quello nuovo con una velocità impressionante”. Scherzando ci verrebbe da pensare che da qui potrebbe essere nata l’idea delle “Tarquiniadi”.
“Non solo. Ha svuotato i locali e ancora non ha consegnato le chiavi impedendomi, di fatto, di poterli riutilizzare. Come può, dal punto di vista etico e morale, Moscherini, presentarsi ai cittadini di Tarquinia quando i suoi comportamenti sono questi? Ho provato in tutti i modi, con le buone, di avere un dialogo con lui ma non è servito a nulla. Solo promesse e appuntamenti non rispettati. Sono costretto a ricorrere alla giustizia per ottenere lo sfratto ma, ovviamente, dovrà onorare i debiti perché quei soldi sono della mia famiglia, dei miei figli ed è giusto che paghi fino all’ultimo centesimo”.