Viterbo – Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha visitato ieri la scuola sottufficiali dell’esercito. Accolta dal generale di brigata Pietro Addis, comandante dell’Istituto di formazione militare viterbese, il ministro ha ricevuto gli onori da parte di un picchetto in armi formato dagli allievi marescialli del XXI corso “Esempio”. A seguire, aggiornamento sulle principali attività in corso e future, deferente saluto alla Bandiera d’istituto, decorata di Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito e di Medaglia d’Argento al Merito Civile, visita alle principali infrastrutture didattico-addestrative, alla biblioteca militare di Presidio, al sistema di simulazione Virtual Battle Space (VBS), ed incontro con tutto il personale militare e civile della Scuola.
Il Ministro Trengta, durante il suo intervento, ha evidenziato “[…] quanto sia forte il legame che si instaura tra le nostre donne e i nostri uomini in uniforme e gli istituti di formazione, legame che si fonda anche sull’identificazione con le città che li ospitano. Viterbo è la “città madre” dei sottufficiali dell’Esercito […]”. Rivolgendosi agli allievi marescialli ha loro raccomandato: “[…] impegnatevi sempre nella vostra formazione e nei vostri futuri incarichi, affinché nelle crescenti difficoltà che essi comportano, possiate anche conoscervi meglio, possiate scoprire il senso del dovere, e possiate crescere sia come militari sia come persone e così, nello stesso tempo, far crescere tutta la nostra Istituzione […]”. Con la firma dell’Albo d’Onore si è conclusa la visita.
La scuola sottufficiali dell’esercito ha il compito primario di formare marescialli comandanti di plotone e marescialli con specializzazione “Sanità”, che posseggano un’adeguata preparazione tecnico-professionale e un bagaglio culturale appropriato al ruolo. Presso l’Istituto, inoltre, sono svolti il Corso per “Sottufficiale di Corpo”, finalizzato a fornire i principali strumenti per assolvere le mansioni connesse con lo specifico incarico uniformando le conoscenze su tematiche etico-morali e tecnico-professionali, e il “Corso di Branca”, volto alla “formazione avanzata” del personale da abilitare a operare nelle diverse branche funzionali dei Comandi di livello Brigata e superiore.