Civitavecchia – Csp ancora una volta salva. La maggioranza “sposa” la linea Grasso che lo porta in trionfo con un voto compatto

Adesso il regolamento di conti con Carbone, Sanfelice Bagnoli e lo strapagato, quanto inutile, Paolo Iarlori

CIVITAVECCHIA – Civitavecchia Servizi Pubblici è stata salvata ancora una volta. Questa volta l’ultima. L’impresa ha avuto un solo protagonista, il vice sindaco Massimiliano Grasso.Pochi credevano sul fatto che questa delibera di riassetto finanziario riuscisse a passare per le “forche caudine” del consiglio comunale.

“Ci saranno franchi tiratori nella stessa maggioranza”… dicevano. “Verranno i mal di pancia e mancherà il numero legale”… speravano.

Invece blocco monolitico anche se qualche scossone, negli ultimi dieci giorni, c’è stato.

Adesso il debito è ripianato. Il problema che da domani ricomincerà a formarsi se non vengono adottati correttivi immediati. Grazie all’emendamento presentato sempre da Massimiliano Grasso sia Antonio Carbone che Valentina Sanfelice di Bagnoli potranno essere sostituiti senza aspettare dimissioni che non avrebbero mai rassegnato.

Bisogna voltare pagina e per farlo occorre gente del mestiere. Persone che sappiano esternalizzare i servizi in perdita e far cassa con quelli in reddito come i rifiuti.

C’è da sistemare anche il funzionario Paolo Don Abbondio Iarlori che ha ideato la diffida al sindaco sul verde. Riportarlo ad uno stipendio umano e soprattutto all’altezza delle sue capacità (unpo’ di più altrimenti sarebbe zero).

Insomma adesso si apre una fase nuova dove ad aver fatto la figuraccia è stato il gruppo del Movimento 5 Stelle che non ha votato il riassetto finanziario mettendo a rischio 400 posti di lavoro.

La Lega ha inviato una nota:

La tanto attesa seduta di Consiglio comunale su Civitavecchia Servizi Pubblici si è conclusa con la maggioranza compatta nel confermare il proprio impegno per un piano che dovrà salvaguardare i livelli occupazionali e migliorare i servizi erogati alla città. È del tutto evidente che queste siano le vere priorità avvertite ogni giorno dai civitavecchiesi e quando l’assemblea degli eletti li affronta, compie il passo più importante per riavvicinare la politica ai cittadini.
Spiace però dover prendere atto del comportamento di ampio settori dell’opposizione. Il Movimento 5 stelle ha votato contro, il che può anche essere legittimo se si hanno altre idee. Ma ciò non è avvenuto, o quanto meno non è stata avanzata alcuna proposta, ma solo una contrarietà ideologica e vuota di contenuti. Abbiamo dovuto registrare, invece, un centrosinistra che è fuggito da ogni responsabilità in un momento così importante, scollegandosi al momento del voto.
Come maggioranza  che sostiene il sindaco Tedesco in generale e come Lega in particolare, noi le nostre responsabilità ce le siamo prese, mettendoci la faccia.

Anche Fabiana Attig, capogruppo de “La Svolta” che fa capo al vicesindaco Grasso ha dichiarato:

Come capogruppo della Lista Grasso-La Svolta, esprimo un grande plauso per il lavoro svolto dal Vicesindaco Massimiliano Grasso. L’approvazione della delibera su CSP rappresenta un successo per il lavoro del nostro assessore, portato avanti con molta tenacia, pazienza ed intelligenza, nell’interesse di 400 dipendenti di una società complessa e soprattutto in un settore delicato come quello dei servizi pubblici essenziali.
La ricapitalizzazione da 5 milioni di euro, con annesso il piano industriale, consentirà di mettere mano all’efficientamento dell’azienda, con relativo risparmio per il socio unico e quindi per la collettività.
Si tratta di un risultato che rivendico come capogruppo, ringraziando il Sindaco e tutta la maggioranza per la prova di compattezza di oggi: siamo davanti al frutto di un’azione politica iniziata a giugno 2019, per salvare la società partecipata. Con l’impegno sul controllo e il monitoraggio costante dei conti e del funzionamento dell’azienda da parte del Vicesindaco, nel primo anno di esercizio verrà raggiunto in maniera concreta, proprio grazie ad una ricapitalizzazione che dovrà partire da subito. Il resto sono chiacchiere che restano tali, certamente non utili né ai lavoratori né ai cittadini.