ROMA – IL Consiglio regionale informa che “in merito a quanto riportato dalla stampa negli ultimi giorni si ritiene necessario chiarire alcuni aspetti. La procedura di assunzione di personale riguarda il Consiglio regionale del Lazio che, gestendo in totale autonomia con ruolo separato la propria dotazione di organico, ha provveduto nel luglio 2020all’approvazione del Piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2020-2022.
Il documento è stato elaborato ai sensi di quanto stabilito dalla normativa vigente. La premessa del piano è un quadro di progressivo e sempre più rapido depauperamento in termini qualitativi e quantitativi del personale del Consiglio dovuto principalmente a tre aspetti:
1. Da ormai 10 anni non si svolgono procedure concorsuali per immettere nuove risorse umane;
2. Dal 2008 non si effettuano progressioni verticali per valorizzare i dipendenti che hanno i titoli per accedere a categorie superiori;
3. L’entrata in vigore di una legislazione che ha favorito il pensionamento dei dipendenti (es. quota 100).Inoltre, dai dati si evidenzia che tra il personale di ruolo del Consiglio regionale è presente una buona percentuale di unità aldi sopra dei 60 anni e pertanto in tempi brevi prossimi alla pensione, con una maggiore flessione per gli anni 2020/2021.
Il piano ha lo scopo di rinforzare le risorse umane del Consiglio attraverso un ventaglio di azioni al fine di garantire al tempo stesso, celerità nell’acquisizione di nuove risorse umane e opportunità di soddisfacimento delle aspettative di diverse categorie (stakeholders).
In particolare, per il comparto sono state previste una serie di procedure per consentire a tutte le diverse categorie la più ampia possibilità di assunzione attraverso:
a. lo scorrimento di graduatorie esistenti;
b. l’avvio di nuove procedure concorsuali con la previsione di posti riservati agli interni;
c. l’avvio delle procedure di progressione verticale per venire incontro alle aspettative di personale interno professionalmente già formato e con requisiti di accesso alle categorie superiori. È importante anche considerare che al momento dell’approvazione del piano non era ragionevole prevedere la possibilità di avviare e concludere entro il 2020 le procedure concorsuali per il reperimento dei profili professionali richiesti.
In seguito si è proceduto, come da regolamento, a richiedere le graduatorie vigenti e disponibili dapprima alle amministrazioni provinciali del Lazio, dalle quali sono pervenute soltanto due risposte negative, e successivamente si è inoltrata la richiesta a termini di disponibilità a tutti i 121 comuni della provincia di Roma e ai 5 comuni capoluogo per un totale di 126 comuni interpellati.
Di questi soltanto 4 comuni hanno risposto con esito positivo comunicando la presenza di graduatorie valide e vigenti presso la propria amministrazione. E come da regolamento si è proceduto all’utilizzo delle 2graduatorie più recenti ossia quella del comune di Allumiere e quella del comune di Arcinazzo Romano (dalla quale peraltro dei3 candidati idonei in graduatoria soltanto uno ha accettato l’assunzione).
Si precisa quindi che tutte le procedure eseguite sono state perfettamente consone ai dettati legislativi e regolamentari e che nessun candidato ha rapporto di parentela con membri del consiglio regionale.
Si precisa infine che il consiglio darà mandato ai propri legali di agire nelle forme e nelle sedi opportune affinché sia tutelato il nome ed il prestigio dell’istituzione”.